"Scrivere il mio nome in Braille? Non è facile": "Farsi guidare solo da un bastone, molta paura"

La nostra classe divisa in tre gruppi, ognuno dei quali ha fatto un’attività diversa.

Attività e sperimentazioni

sensoriali

La nostra classe è stata divisa in tre gruppi, ognuno dei quali ha fatto un’attività: chi ha scritto il proprio nome con l’alfabeto Braille, chi ha fatto l’esperienza, completamente bendati, di affidarsi alla guida di Pesca, il cane guida e chi, bendato, si è spostato, solo con l’aiuto del bastone. Mia: “Scrivendo il mio nome in Braille mi sono resa conto che leggere questo alfabeto non è per niente facile”. Paolo: “Io l’ho trovato divertente; ora, però, quando lo vedrò sulle scatole delle medicine o da qualche altra parte, saprò quanto importante è per le persone ipovedenti o cieche. Loren afferma: ”All’inizio molti bambini avevano paura di farsi guidare solo da un bastone, senza l’aiuto della vista". Lorenzo B.: "Indossata la mascherina sugli occhi, mi sembrava di essere in un luogo nuovo, nel quale non sapevo muovermi". Selin: "Io ero preoccupata perché sapevo che mi avrebbero fatto salire le scale, per fortuna, c’era Massimo che mi stava vicino". Lorenzo F.: "Quando ho indossato la maschera, oltre a non vedere e a inciampare, avevo paura". Alessandra: "Quando ero guidata da Pesca mi sono sentita un po’ turbata e in ansia, ma poi mi sono immedesimata nei panni di Paola, riuscendo a prendere coraggio". Clara: "Sono rimasta stupita perché, mentre Pesca mi guidava, era attenta a non farmi cadere. Mi potevo fidare di lei".