Se ne va un simbolo: "Caro Arnaldo, addio". Fiume di gente in chiesa

Grande commozione all’ultimo saluto del titolare della trattoria Cà Vecia. Il cugino: "Tanto affetto, se lo merita". La tradizione probabilmente continuerà.

Se ne va un simbolo: "Caro Arnaldo, addio". Fiume di gente in chiesa

Arnaldo Carlotti, 77 anni, è morto a causa di un malore

Grande commozione e tanta gente all’ultimo saluto di Arnaldo Carlotti, 77 anni, titolare della trattoria Cà Vecia in via Ravenna, a Fossanova. L’addio ieri pomeriggio, alle 15, nella parrocchia di Santa Maria del Perpetuo Soccorso. Andrea Carlotti, il cugino, racconta commosso i momenti della messa. "La chiesa era gremita, un fiume di affetto. Che Arnaldo si merita, si merita tutto", sottolinea il titolare del bar ristorante Roverella 2000. Il cuore di Carlotti si è fermato all’improvviso martedì sera al Cau di corso Giovecca, dove si era recato perché non si sentiva bene. Intorno alle 19, quello che sembrava un malessere passeggero si è aggravato. Inutili gli sforzi di medici e infermieri che hanno tentato il tutto per tutto, attivando anche il 118. L’ambulanza è arrivata sul posto in pochi istanti. Con Arnaldo Carlotti se ne va un pezzo della storia della città, quella trattoria un simbolo di tradizione e buona tavola che tutti si augurano riapra presto. Una storia che molto probabilmente continuerà ancora, anche se non è stato deciso il giorno della riapertura del locale dove a regnare era la genuinità, l’amicizia, quattro chiacchiere tra salamine e bolliti, piatti semplici della tradizione biglietto da visita della trattoria Cà Vecia.

Una vita che potrebbe essere raccolta e raccontata tra le pagine di un libro. Appena tornato dal servizio militare, Arnaldo Carlotti aveva mosso i primi passi nel mondo della ristorazione con un primo locale, aperto negli anni ‘60. Dopo una decina d’anni era approdato nel mondo del commercio di bestiame. Trascorso un lungo periodo in quel settore, aveva deciso di tornare di nuovo alla ristorazione. Il primo atto è stato rilevare la Cà Vecia. Era l’anno 1997, una data impressa nel cuore della città. Da allora, quella trattoria era diventata un luogo dove incontrarsi, tra tradizione e buona tavola. Addio Arnaldo, nelle lacrime di chi ti ha conosciuto.