’Sì’ al decreto agricoltura. Investimenti e stop mutui. Ecco gli aiuti alle aziende: "Battaglia al granchio blu"

Il deputato di Fd’I, Mauro Malaguti: "Sostenere subito il reddito delle imprese. Scelta sbagliata aver trascurato il settore primario che ha portato all’estero". Incrementati tutti i Fondi per andare incontro alle filiere più in difficoltà.

’Sì’ al decreto agricoltura. Investimenti e stop mutui. Ecco gli aiuti alle aziende: "Battaglia al granchio blu"

’Sì’ al decreto agricoltura. Investimenti e stop mutui. Ecco gli aiuti alle aziende: "Battaglia al granchio blu"

"Sostenere il reddito delle imprese agricole, come ha sottolineato il ministro Lollobrigida, significa garantire la sopravvivenza di un comparto che garantisce la nostra sovranità alimentare". E ancora: "Aver trascurato il settore primario (agricoltura, pesca, allevamento, pastorizia, silvicoltura), è stata una scelta sbagliata che in alcuni casi ha determinato una dipendenza dall’estero. E ancora più grave se si considera che siamo il paese con la più grande biodiversità del mondo e con prodotti di eccellenza che non hanno eguali". Il deputato di Fd’I, Mauro Malaguti, interviene a poche ore dall’approvazione del Consiglio dei ministri del decreto Agricoltura. "E ora grazie a tutto questo – chiarisce – questo comparto torna al centro dell’agenda politica del Governo italiano". Nel decreto, che entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e sarà poi presentato alle Camere per la conversione in legge, sono inseriti una serie di provvedimenti con "l’obiettivo di sviluppare le potenzialità del settore e proteggerlo il più possibile dalle emergenze climatiche o dalle invasioni di elementi alieni ai nostri ecosistemi".

Tra i principali vi è la sospensione dei mutui per 12 mesi per imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, che lo scorso anno hanno subito una riduzione del volume di affari pari almeno al 20%. "Il Fondo sovranità slimentare – riprende Malaguti – è stato incrementato di 20 milioni di euro salendo fino a 120. Tale Fondo era stato istituito dalla legge di bilancio 2023 per sostenere le filiere più in difficoltà. La dotazione del Fondo grano duro passa da 12 a 32 milioni". E non potevano mancare gli aiuti per i danni che continua a provocare il granchio blu, con aziende letteralmente in ginocchio. "Ulteriori 12 milioni vengono stanziati a sostegno delle imprese ittiche colpite dall’emergenza granchio blu, – ancora il deputato di Fd’I – per cui è previsto anche un commissario straordinario. Sgravi contributivi sono previsti per i coltivatori agricoli delle zone alluvionate e indennizzi sino a 12 milioni di euro per le imprese colpite dalla moria di kiwi e dalla peronospora, e con ulteriori 5 milioni è stato potenziato il Fondo Agricat per il biennio 2024/25".

Non è finita. Nel decreto è previsto anche lo stanziamento di 9 milioni di euro per il triennio 2024/26 per il contrasto alle pratiche sleali. La norma sulla concorrenza sleale prevede la contrattazione scritta e dei controlli. "Quello che mancava era la certificazione Ismea, che è stata finanziata per dare il costo medio di produzione del singolo prodotto agricolo, così da avere un riferimento. Quando c’è una contrattazione – continua Malaguti – dove il prezzo non è in linea scatterà un ‘alert’ con una verifica che può essere positiva, quindi legittima, quindi con il venditore che ha scelto di vendere al di sotto del costo medio. Se invece è stato indotto a vendere a queste condizioni, allora scatteranno le sanzioni".