STEFANO MANFREDINI
Cronaca

"Spal, retrocedere sarebbe un vero disastro"

Verso la gara con il Rimini, il doppio ex Manfredini: "Baldini ha più esperienza di Dossena, serve una reazione di tutta la squadra"

Verso la gara con il Rimini, il doppio ex Manfredini: "Baldini ha più esperienza di Dossena, serve una reazione di tutta la squadra"

Verso la gara con il Rimini, il doppio ex Manfredini: "Baldini ha più esperienza di Dossena, serve una reazione di tutta la squadra"

Thomas Manfredini ha giocato una sola stagione nel Rimini, e nemmeno particolarmente positiva. Ma quella terra gli è piaciuta talmente tanto da decidere di restarci per vivere. Il doppio ex della gara in programma domenica allo stadio Mazza, ferrarese doc e cresciuto nel vivaio di via Copparo, abita a Cattolica e da qualche anno ha intrapreso la carriera di allenatore. "Giocai nel Rimini nella stagione 2005-06, un campionato di serie B negativo per quanto mi riguarda – ricorda Manfredini –, anche a causa di qualche problema con mister Acori. Ma questa zona mi ha conquistato sotto altri punti di vista, e ho deciso di mettere qui le radici un po’ come il mio grande amico Sergio Floccari che conobbi proprio in biancorosso".

Che avversario si troverà di fronte la Spal domenica prossima? "Un Rimini che ha ritrovato la vittoria dopo sette turni di astinenza, e che sta costruendo la propria classifica attraverso un’ottima fase difensiva. I biancorossi stanno effettuando un percorso contraddistinto da alti e bassi, ma mister Buscè ha a disposizione una squadra forte, ben strutturata, partita con l’obiettivo di arrivare ai playoff. La proprietà ha puntato forte sui progetti legati a stadio e centro sportivo, quindi significa che si guarda al futuro. Anche se poi è arrivata la penalizzazione in classifica". La Spal non è da meno, anzi. "So bene quello che sta succedendo, e mi dispiace tantissimo. Il caos societario è il problema principale da risolvere, perché si ripercuote anche sulla squadra. Conosco personalmente Olivi, il preparatore atletico di mister Dossena che mi ha raccontato dei tanti infortuni che hanno condizionato la stagione dei biancazzurri".

Mister Baldini è l’allenatore giusto per centrare la salvezza? "Di sicuro ha più esperienza di Dossena, e in situazioni come questa non è un dettaglio, anche se negli ultimi anni è stato esonerato diverse volte. Quando si cambia allenatore, generalmente si prova a dare una scossa responsabilizzando i giocatori che a quel punto non hanno più alibi. È quello che mi aspetto dalla Spal, con gli atleti che adesso devono necessariamente tirare fuori qualcosa di più. Parliamoci chiaro: retrocedere significa sprofondare nei dilettanti, un disastro, un punto di non ritorno a cui non voglio nemmeno pensare. Ai tifosi invece dico di stringersi attorno alla squadra, con la speranza che la prossima stagione si faccia finalmente chiarezza a livello societario: Ferrara lo merita".

Allo stadio Mazza, nonostante tutto, ci sono mediamente oltre 5mila spettatori a partita. Da Rimini possiamo aspettarci un buon numero di tifosi al seguito? "Non sarà un esodo, ma di sicuro la squadra di Buscè sarà sostenuta da un numero significativo di supporters. Non è vero quello che si dice che in Romagna esiste solo il Cesena: il Rimini può contare su una tifoseria importante, e la gara con la Spal sarà spettacolare anche da questo punto di vista".

Come procede la sua carriera sulla panchina? "È la terza stagione che alleno. Inizialmente a San Marino, dove alla guida de La Fiorita mi sono tolto delle soddisfazioni vincendo la Coppa Titano e centrando una qualificazione storica al secondo turno di Conference League eliminando una squadra professionistica bielorussa. A quel punto però ho deciso di uscire da quel contesto, con l’obiettivo di aprirmi un futuro nei campionati italiani. Avevo qualche opportunità, poi mia moglie è rimasta incinta e non volevo spostarmi troppo. Quindi ho accettato la proposta del Lunano in Promozione Marche: lottiamo per non retrocedere, ma siamo in un momento positivo, sono fiducioso".