Ferrara, stadio sotto inchiesta. Tecnici al lavoro per il dissequestro

‘Mazza’, al via le prove di carico. I consulenti si sono confrontati a lungo sulle modalità operative. Si parte alle 9.30. La road map delle opere

Stadio Ferrara, i consulenti tecnici durante un sopralluogo (Bp)

Stadio Ferrara, i consulenti tecnici durante un sopralluogo (Bp)

Ferrara, 24 luglio 2019 – Dopo un lungo confronto su una serie di nodi di natura ingegneristica, finalmente è arrivato il D-Day per lo stadio ‘Mazza’. A tre settimane dal sequestro di alcuni settori per presunte irregolarità nella normativa antisismica, i consulenti di parte entreranno nel ‘tempio’ della Spal per portare a termine i test che consentiranno (salvo gravi criticità) di arrivare alla rimozione dei sigilli.

La misura è scattata nell’ambito di un’indagine della guardia di finanza relativa ai lavori di ampliamento svolti nel 2018. Il fascicolo, a firma del pubblico ministero Barbara Cavallo, ipotizza i reati di frode in opere pubbliche e falso. Il tempo stringe e la dead line che la procura si è data (la fine del mese) si avvicina. Per questo si cerca di procedere con la massima rapidità, in modo da restituire il prima possibile lo stadio alla città e alla Spal.

Come da tabella di marcia fissata la settimana scorsa, le prove di carico sulle coperture inizieranno stamattina. Si comincia alle 9.30, alla presenza del consulente della procura, l’ingegner Carlo Pellegrino, e dei tecnici nominati dalle parti (i quattordici indagati e le parti lese, Comune e Spal). Le prove, come stabilito nel corso del sopralluogo di giovedì scorso, si svolgeranno con il metodo ‘dal basso’.

false

Verranno cioè utilizzati tiranti e martinetti idraulici per simulare il carico. Dopo un lungo dibattito tra esperti, per ragioni di tempo si è deciso per questa via a discapito di quella ‘dall’alto’ (che prevedeva il posizionamento sulle coperture di serbatoi da una tonnellata di acqua).

Il metodo dei tiranti, stando agli addetti ai lavori, consentirebbe di agire con maggiore rapidità e consentirebbe la ripetibilità delle prove. Il tutto, come anticipato, con lo scopo di concludere le prove nel più breve tempo possibile. Il piano d’azione redatto nel fine settimana da Pellegrino è stato vagliato e accolto al termine di una vivace interlocuzione tra i vari consulenti.

Nella giornata di lunedì i tecnici si sono riuniti allo stadio per la calibratura degli strumenti e la definizione degli ultimi dettagli operativi. Insomma, la ‘prova generale’ prima di entrare nel vivo dei test. Stamattina si inizia quindi con l’applicazione dei carichi. I tecnici hanno fissato un cronoprogramma che, salvo variazioni del’ultima ora, dovrebbe vedere per prime la curva est, la gradinata e la tribuna nord e a seguire la curva ovest. Il clima che si respira è quello dell’attesa. Le bocche sono cucite e nessuno si sbilancia in previsioni. «Le aspettative sono che risulti tutto regolare» commenta l’avvocato Alberto Bova, difensore di uno degli indagati, esprimendo il parere di molti, dentro e fuori dagli uffici giudiziari.