"Supermarket rispettoso del verde Pd contro la concorrenza scomoda"

Il sindaco Fabbri risponde ai consiglieri leghisti dissidenti e alla minoranza: "È un’occasione irripetibile"

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di Federico Di Bisceglie

Il momento della chiarezza. Tra oggi e domani, il Consiglio Comunale sarà chiamato a esprimersi sull’accordo di programma tra Comune, Arco Lavori e Rnh per la riqualificazione dell’ex Caserma Pozzuolo del Friuli. Dopo le critiche dei tre consiglieri leghisti Savini, Pignatti e Caprini, particolarmente contrariati al la costruzione della superficie commerciale in Caldirolo ("Ferrara rischia di essere sfregiata e diventare un grande bazar), interviene in sindaco Alan Fabbri. In particolare rispondendo alla controproposta avanzata dagli esponenti del Carroccio in ordine all’utilizzo dei fondi del Pnrr per recuperare l’area. "Nel rispetto delle diverse posizioni sul tema – spiega Fabbri – chi parla di fondi Pnrr o vorrebbe vedere realizzata solo una parte del progetto, rischia di confondere le idee ai cittadini, facendo passare messaggi non corretti. Il Pnrr non elargisce fondi a pioggia, ma utilizza un sistema a bandi che definiscono in modo rigido le possibilità di intervento degli enti pubblici. Il Comune in questi mesi di intenso lavoro, si è aggiudicato oltre 60 milioni di euro dal programma Next Generation Eu e se ci fosse stata la possibilità di finanziare questo intervento, con il Pnrr, lo avremmo fatto". Non solo: il primo cittadino chiarisce un dettaglio molto rilevante, probabilmente rispondendo alle accuse di consumare suolo pubblico, giunte da più parti. "Nessuna delle aree utilizzate è pubblica – specifica il primo cittadino – : l’ex Caserma è patrimonio della Cassa Depositi e Prestiti, l’area di via Volano deriva da un fallimento dell’ex Edilizia Estense e il lotto di via Caldirolo è una proprietà privata". Dunque "parlare di Pnrr come di una possibilità per dare nuova vita alla Caserma, è fuorviante". Rispondendo al segretario comunale del Pd, Alessandro Talmelli, ma anche a sinistra italiana e alla Rete della Giustizia climatica da cui erano arrivate critiche di "cementificare le mura per costruire l’ennesimo supermercato", Fabbri non lesina frecciate al curaro. "Le amministrazioni di centrosinistra per decenni hanno riempito la città di supermercati e ipermercati – scandisce Fabbri – , mentre oggi, improvvisamente, il Pd si finge contrario a un insediamento che, per una volta, rispetterà paesaggio e verde urbano dell’area. E’ quantomeno una posizione poco credibile. Quello che traspare, invece, è la volontà di mantenere la città nel solito immobilismo, per garantire le catene della Grande distribuzione più vicine al Partito Democratico, evitando che in città si dia spazio ad una concorrenza scomoda con l’arrivo di una insegna della Gdo che fino ad oggi non è presente nel nostro territorio". Per ora, sul nome del player commerciale che si insedierà, si allunga il velo della riservatezza. Anche se, qualche ipotesi, già circola.

Il progetto. In sintesi, il piano – da 85 milioni di euro – prevede la trasformazione del compendio dell’ex Caserma Pozzuolo del Friuli, compreso tra via Cisterna del Follo e via Scandiana, che ospiterà uno studentato con la riqualificazione dei padiglioni nord e ovest e la realizzazione di un nuovo padiglione; delle residenze private nel padiglione est; mentre l’ex Cavallerizza si configurerà come un nuovo spazio destinato a multi funzioni. Oltre 9.000 metri quadrati di piazze e verde pubblico con percorsi pedonali e ciclabili, fungeranno da tappeto di collegamento tra le varie strutture e completeranno l’intervento. L’area dell’ex Edilizia Estense in Viale Volano, ospiterà del verde attrezzato per circa quattromila metri quadrati, e un parcheggio scambiatore che si snoderà per 5 mila metri quadri.

La zona di via Caldirolo ospiterà un parco urbano di circa 11 mila metri quadri nel quale sarà integrata una struttura commerciale armonicamente mitigata da una collina a verde di oltre un ettaro. "Questo intervento è un’occasione unica per dare nuova vita a quello che era un buco nero nel centro della nostra città – chiude il sindaco – . Chi si oppone a questo passaggio epocale rischia di far perdere a Ferrara una possibilità importantissima e di favorire, invece, ancora una volta, l’immobilismo protezionista messo in pratica per oltre 70 anni per difendere le solite attività commerciali che piacciono tanto al Pd, che è abituato a governare anche attraverso un sistema commerciale amico".