Disinfestazione straordinaria per un caso di infezione da virus
Dengue, che riguarda una persona residente in città, di rientro da un viaggio in area a rischio e che è in buone condizioni. "A permettere di individuare il contagio – così una nota dell’Ausl – il sistema di sorveglianza attivato come da linee guida, con la conseguente comunicazione al Dipartimento di Sanità pubblica. Da qui l’avvio del protocollo straordinario di disinfestazione, come previsto dal Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi dell’anno in corso, essendo in periodo di attività stagionale del vettore".
Si tratta di una misura di profilassi prevista dalla legge, che "non deve allarmare", evidenzia l’Ausl, e che "si aggiunge agli interventi ordinari che vengono eseguiti per ridurre la proliferazione delle zanzare sul territorio, e per attuare immediatamente le misure di controllo necessarie a impedire la trasmissione del virus dalla persona alle zanzare e da queste a un’altra persona". Il protocollo, spiega ancora la nota, "è articolato in tre fasi: trattamento adulticida alle prime luci dell’alba in aree pubbliche per tre giorni consecutivi; trattamenti adulticidi, larvicidi e rimozione dei focolai in aree private (porta a porta); ripetizione del trattamento larvicida nelle tombinature pubbliche". Inoltre le aree da disinfestare "corrispondono a un raggio di 100 metri dall’abitazione del paziente; i residenti nella zona interessata sono stati avvisati con una comunicazione mirata". Durante gli interventi "chiudere le finestre, non lasciare all’esterno gli animali domestici e ritirare eventuale biancheria stesa".