Tra ballo, foto e magia. Si chiama ‘Dea’

Al Comunale in scena il Gruppo danza il cigno M2 con la maestra Melania Durca

Tra ballo, foto e magia. Si chiama ‘Dea’

Tra ballo, foto e magia. Si chiama ‘Dea’

Tutti pronti, si sente già l’adrenalina salire come le bollicine effervescenti nel bicchiere, si apre il sipario. Comincia il saggio di danza. Suoni, colori, scarpette, costumi, luci accecanti, cambi velocissimi, pianti, sorrisi.

È come uno spettacolo pirotecnico che ti sospende nello spazio tra un battito e l’altro del cuore. Tutti i genitori dei piccoli danzatori conoscono molto bene il significato di queste parole, e per chi ancora non ha mai vissuto l’esperienza di vedere sul palcoscenico il proprio figlio o la propria figlia, beh: si prepari a incassare forti emozioni, di quelle che ti attraversano per trasformare il saggio in un grande evento. Tutti hanno già compreso quanto sia importante il lavoro che fanno i maestri di danza nel preparare, organizzare, trasmettere tutto ciò che ogni anno vedete sul palcoscenico del Teatro comunale, in questo caso presentato dal Gruppo danza il cigno M2 guidato da 29 anni dalla maestra Melania Durca. Il 26 maggio alle 20.30 il sipario si riaprirà, questa volta con un tema d’eccezione ‘Dea’. La direttrice del gruppo Melania racconta "Ho partecipato con tre coreografie all’inaugurazione della mostra fotografica di Federica Veronesi e Stefano Pesaro, l’energia delle loro rappresentazioni che hanno esposto, mi colpì profondamente. Non era tanto la loro bellezza a colpirmi, belle erano tutte davvero, ma la loro ricchezza di sensazioni. Da qui é nata l’ispirazione per le nostre coreografie". Danza e fotografia un intreccio complesso. Le coreografie sono state create da Melania Durca, Maria Stella Zangirolami, Raffaella Gallo, Eleonora Balleri e Paola Sisti. Scenografia Alessandro Bortolotto. Regia luci: Daniele Talmelli; regia musicale Leonardo Bortolotto. Grafica Silvia Mastacchi.