MARIO BOVENZI
Cronaca

Tra i banchi è allarme sospensioni: "Mense, mercatini, giardinaggio. Così gli studenti si sentono utili"

I numeri del progetto rivolto agli alunni che per motivi disciplinari devono restare a casa per un periodo. In azione le volontarie del Csv: "Li motiviamo". Da settembre oltre 16 casi, fenomeno in aumento.

I numeri del progetto rivolto agli alunni che per motivi disciplinari devono restare a casa per un periodo. In azione le volontarie del Csv: "Li motiviamo". Da settembre oltre 16 casi, fenomeno in aumento.

I numeri del progetto rivolto agli alunni che per motivi disciplinari devono restare a casa per un periodo. In azione le volontarie del Csv: "Li motiviamo". Da settembre oltre 16 casi, fenomeno in aumento.

Silvia Dambrosio apre la porta della palazzina in via Ravenna 52. Una breve rampa di scale. Nel corridoio cartelloni con i nomi delle associazioni, le iniziative che fanno raccontate a colori, una sala riunioni con grandi tavoli e le sedie rosse. "Sono nel mondo del volontariato da quanto avevo 11 anni, ho cominciato in parrocchia", racconta. E’ lei a seguire insieme alla collega Stefania Carati il ’Progetto sospensioni’ per il Csv Terre Estensi, centro servizi volontariato. In via Ravenna c’è la sede. Il presidente è Alberto Caldana, fondatore a Modena dell’associazione Porta Aperta; vicepresidente Chiara Sapigni, dell’associazione Viale K di Ferrara.

"I ragazzi sospesi? In continuo aumento – spiega Silvia Dambrosio, al tavolo della sala riunioni, attorno i simboli di un mondo del quale fa parte da quando era poco più di una bambina –. Al momento sono 16 le associazioni che accolgono ragazzi con provvedimento di sospensione. Negli ultimi anni il dato è andato continuamente a crescere". Studenti che a volte affrontano sospensioni di un mese, che trascorrono fianco a fianco ai volontari. "Che senso ha tenerli a casa – precisa – si ottiene l’effetto opposto. Magari finiscono per isolarsi, si rischia di peggiorare la situazione". Grazie a questo progetto imparano a curare un giardino, servono ai tavoli, affiancano i cuochi nelle cucine, stanno dietro la bancarelle di mercatini allestiti per beneficenza, per raccogliere fondi e sostenere le associazionI. Seguono gli anziani, persone che hanno bisogno di essere accompagnate alla fermata del bus, perché magari in una situazione di disabilità. "E devo dire che queste attività funzionano, vengono coinvolti, motivati, trovano un senso in quello che fanno". Sono lì per motivi disciplinari. Perché hanno offeso i professori, più volte. Perché litigano con i compagni, per episodi di bullismo, perché questo bullismo lo hanno magari esercitato dallo schermo di un telefonino. Qualcuno si è fatto una canna di troppo in un bagno dove pensava di essere al sicuro, lontano da occhi indiscreti. Così non era, un brutto giorno per la sua pagella. "Arrivano qui dopo che il consiglio di classe, di istituto si è riunito, ha valutato il caso. Soprattutto ha chiesto ai genitori se riteneva opportuna questa misura, un percorso insieme ai nostri volontari". Il ragazzo viene accolto, si valuta quali sono le sue reali intenzioni, quali sono le sue attitudini, vengono individuate le associazioni a lui più congeniali per intraprendere il percorso. "E’ molto importante in questo cammino insieme la figura del tutor – sottolinea – lo accoglie, lo tiene anche d’occhio. E posso dire con certezza che il 99% dei ragazzi che fanno attività con le nostre associazioni si comporta bene, fuori dal contesto scolastico si dimostrano bravi, attenti, disciplinati".

C’è anche un diario di bordo, un agenda dove vengono segnate le giornate, quello che viene fatto, come viene fatto. Se lo studente arriva in ritardo, se osserva le regole. Poi vengono chiamati a compilare un questionario. E visto che spesso prevenire è meglio che curare alcune scuole si rivolgono a Silvia Dambrosio e Stefania Carati per attivare progetti nelle aule, laboratori, collaborazioni con i docenti. "I casi sono in aumento, vediamo tanta solitudine. Ma incontriamo anche tanti insegnanti che credono nella loro professione, appassionati, che hanno a cuore i loro ragazzi. Come li abbiamo a cuore noi".