Treni Bologna Portomaggiore “tra le 10 tratte peggiori d’Italia"

La linea già al centro di polemiche per ritardi e disagi, bocciata dal Report ’Pendolaria’ di Legambiente. "La scelta di interrare un solo binario, peraltro, preclude a sviluppi e miglioramenti in futuro"

"Treni, Bologna-Portomaggiore  tra le 10 tratte peggiori d’Italia"

"Treni, Bologna-Portomaggiore tra le 10 tratte peggiori d’Italia"

Bologna, 24 febbraio 2023 – Tra le dieci tratte ferroviarie che Legambiente classifica come le peggiori d’Italia troviamo, purtroppo, anche la Portomaggiore–Bologna. Non è affare nuovo che quel pezzo di linea ferrata abbia problemi – se n’è parlato anche di recente quando ci sono stati notevoli disagi per i pendolari – e che sia oggetto di lavori importanti, nel tratto bolognese che si ripercuotono al momento pesantemente anche sui pendolari della zona del portuense. Ma vederla sbattuta nel corposo report di Legambiente ’Pendolaria’, pubblicato proprio ieri dal Movimento del Cigno, non era stato messo in conto.

"Le problematiche su questa direttrice - si legge nel Report di Legambiente – riguardano anche la tipologia di progetto scelto, con l’interramento di un solo binario che porterà a fine lavori, a un servizio ferroviario immutato nelle modalità, nei tempi di percorrenza e nei mezzi che quindi resteranno in circolazione, peraltro la maggior parte motori diesel". Non solo. Per Legambiente la criticità risiede anche nelle preclusioni future che l’intervento porta con sé. "La scelta di interrare un solo binario – si legge ancora nel Report – renderà impossibile in futuro il raddopio del binario, che è invece l’unica vera necessità per migliorare il servizio in modo strutturale e ridurre i tempi di percorrenza". Sotto ’indagine’ anche la tratta Portomaggiore-Dogato di tredici chilometri, che fu inaugurata nel 2015 e chiusa dopo appena due anni. "In questo caso, nonostante un’attesa di oltre dieci anni per l’attivazione della tratta – concludono da Legambiente – la scarsa offerta di servizio ha inevitabilmente portato alla chiusura e le cause sono da ricercare anche nella lentezza delle corse con una velocità commerciale massima di 60 chilometri orari, a causa dell’assenza del sistema di sicurezza Scmt".

Dal movimento del cigno concludono con un appello: "Sarebbe importante iniziare a considerare la riapertura del servizio – sottolineano – evitando gli errori commessi nel recente passato, consentendo in questo modo il collegamento tra le linee Ferrara-Codigoro, Bologna-Portomaggiore e Ferrara-Ravenna".