Università Ferrara Medicina, ufficiale lo sbarco a Cotignola

Dall’Anvur il via libera al piano di espansione presentato dal rettore Zauli: da ottobre operativo l’accordo con Maria Cecilia Hospital

Il rettore Giorgio Zauli per ora non commenta, ma il semaforo verde ormai è acceso

Il rettore Giorgio Zauli per ora non commenta, ma il semaforo verde ormai è acceso

Ferrara, 14 maggio 2020 - Unife fa il bis e sbarca a Cotignola. Dopo l’approvazione da parte dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca del progetto legato all’apertura del corso di studi in ‘Tecniche agrarie e acquacoltura del Delta’ arriva un’altra ottima notizia: il benestare per l’apertura della succursale di Medicina a Cotignola. Non è certamente un fulmine a ciel sereno e, dati i presupposti con Agraria, era ragionevole pensare che l’opinione dell’Anvur fosse favorevole anche all’ulteriore allargamento.  

Ad ogni modo, nulla di scontato. L’unico elemento di certezza è che per il nostro ateneo e per il rettore Giorgio Zauli, i successi si stanno moltiplicando. In questo senso, sia per Agraria sia per Medicina (seppur fuori le Mura) a beneficiarne sarà l’intero sistema cittadino. Tecnicamente, il vaglio dell’agenzia riguarda l’accreditamento’ della proposta di Unife di espandersi anche in Romagna, grazie alla collaborazione ormai quindicinale con una delle strutture sanitarie d’eccellenza riconosciuta a livello nazionale e non solo: il Maria Cecilia Hospital di Cotignola.

All’ufficializzazione della notizia mancherebbe ancora un passaggio formale ma, di fatto, l’operazione sembra conclusa. Peraltro, il Maria Cecilia Hospital, già all’avanguardia sia sotto il profilo clinico ma anche per quanto riguarda la creazione di spazi didattici innovativi, alla luce di questa notizia potrà vedersi riconosciuto un ruolo di primissimo piano anche nell’ambito del ricovero e della cura.

Il rettore Zauli, contattato dal Carlino, non conferma ne smentisce la notizia ma si limita a dichiarare di essere "aperto a ogni forma di collaborazione anche con Bologna sul territorio romagnolo. Da questo punto di vista devo dire che è stato molto utile l’incontro con l’assessore regionale Raffaele Donini".

A quanto si apprende, il progetto di apertura della succursale romagnola era ‘in corsa’ all’Anvur, assieme ad altri otto atenei (tra cui quello di Padova, Trento, Bari, Alessandria e Messina), ed è stato valutato tra i migliori se non addirittura il più completo. Insomma i giudizi, sull’operato e sulle proposte di Unife, sembrano sempre più lusinghieri. Non plus ultra.  

Questa ulteriore conquista è da intendersi come appendice del progetto di sperimentazione per il superamento del numero chiuso nell’accesso a Medicina che Zauli ha formulato. Il corso di studi che si terrà nella sede romagnola, è da immaginarsi con più risvolti e ricadute pratiche anche sotto il profilo laboratoriale, proprio grazie alla collaborazione con la struttura sanitaria. A Cotignola frequenteranno il corso un gruppo selezionato di sessantacinque studenti a partire dall’anno accademico 2020/21. Da ottobre, se riaprono le aule. E, sinceramente, con queste premesse, ce lo auguriamo tutti.