Troupe giapponese a Ferrara: racconterà la prima missione diplomatica nipponica

L’editore giapponese Kamakura Shunju-Sha pubblicherà un libro e un dvd sulla storia della celebre ambasciata Tenesho

La delegazione giapponese. Da sinistra: Michitaka, Sakai, gli operatori e, terzo da destra, l'editore Genjiro Ito

La delegazione giapponese. Da sinistra: Michitaka, Sakai, gli operatori e, terzo da destra, l'editore Genjiro Ito

Ferrara, 8 maggio 2023 –  A distanza di quasi cinque secoli una troupe giapponese sta raccontando la prima missione diplomatica del Paese del Sol Levante in Europa. È la storia della celebre ambasciata Tenesho che è approdata anche a Ferrara. Era il 1585 e l’editore giapponese Kamakura Shunju-Sha del presidente Genjiro Ito (presente in città in queste ore), la racconterà in un libro e in un dvd di prossima uscita. La produzione e gli operatori sono arrivati oggi nella città estense e hanno avviato le riprese, accolti dall’ufficio turismo del Comune di Ferrara e da un messaggio di benvenuto dell’assessore Matteo Fornasini: “Il passato della nostra città e il patrimonio che possiede rappresentano un connubio unico sia per i set cinematografici sia per documentari che, come questo, ripercorrono momenti fondamentali della storia universale e sono continua fonte attrattiva a livello internazionale”. Il viaggio procederà secondo l’ordine cronologico rispettato dalla storica missione diplomatica – ha raccontato la guida e interprete Kaori Sakai – ma a Ferrara l’accento è particolare, perché qui si è scritta una delle pagine più importanti relativa alla missione: quella che riguarda l’accoglienza degli inviati giapponesi presso la corte di Alfonso II d’Este e Margherita di Gonzaga, sua moglie, nel giugno 1585, ospitalità di cui godettero nel viaggio di ritorno da Roma, subito dopo aver visitato Bologna e prima di partire alla volta di Venezia. La missione ha lasciato diverse memorie manoscritte, libri, documenti, testimonianze utilizzate dagli autori – oggi rappresentati da Yamaguchi Michitaka – come fonti per ricostruire il viaggio dell’ambasceria accolta dal duca. Immagini che gli operatori cercheranno di ricostruire anche in video (le riprese sono affidate ai tecnici, di origine portoghese, Joao Pedro Marnoto et Rui Pedro Andrade). In quel 1585 Alfonso II si recò di persona nel cortile del suo Castello per dare il benvenuto e offrire ospitalità ai giovani delegati nipponici: l’appena dodicenne Itô Sukemasu Chijiwa Seizaemon, Nakaura Giuliano, e Hara Martino. Dai dialoghi riportati dal De Sande si percepisce la grande meraviglia dei legati nel vedere la corte estense, una delle più sfarzose dell’epoca. Durante la permanenza presso il Castello Estense i messi incontrarono anche Margherita Gonzaga, la quale offrì spettacoli di danze e musica in onore degli ospiti. La duchessa si rallegrò di rendere partecipi delle iniziative i suoi visitatori giapponesi. Nei giorni successivi al loro arrivo, i giovani furono condotti in Duomo per la messa, addobbato con grande sfarzo per l’occasione della festa di san Giovanni, e a visitare altre chiese ferraresi, tra cui la storica Santa Maria in Vado. Anche il Duca Alfonso II accompagnò i diplomatici in giro per la città più volte nella sua carrozza, per mostrare la capitale del Ducato Estense ai suoi ospiti.