Caro frutta: prezzi alle stelle, produzione a picco per maltempo e alluvione

Anche a Ferrara forte sbalzo dai campi alla tavola, la denuncia delle associazioni degli agricoltori: “A causa di gelate, grandine e alluvione persi quasi tutti i raccolti. Non ci stiamo guadagnando, anzi”

I prezzi della frutta sono schizzati alle stelle

I prezzi della frutta sono schizzati alle stelle

Ferrara, 24 giugno 2023 – L’aumento medio della frutta rispetto allo scorso anno oscilla tra il 20 e il 40%, con picchi del 50% delle pesche e dell’80% per alcune qualità di ciliegie. Un salto nelle ‘quotazioni’ causato – mai termine fu più appropriato – da una tempesta perfetta. Già nel mese di aprile le prime avvisaglie di quello che sarebbe successo. Con le gelate che hanno ‘bruciato’ in alcuni casi tutta la produzione, poi è arrivata la grandine e in maggio pioggia torrenziale e continua. Che in Romagna ha preso i drammatici contorni di un’alluvione. L’effetto di questi ‘ganci’ da ko per il mondo dell’agricoltora è stato quello di, in alcuni casi, azzerare la produzione.

Federico Fugaroli è il nuovo presidente di Coldiretti, il suo mandato comincia già con uno scenario drammatico. "C’è poca frutta e non solo in Romagna dove i campi sono stati allagati, anche nella nostra provincia siamo ai minimi termini. Gelate, grandine e pioggia, una maledizione che si è consumata nell’arco di una manciata di giorni e che ha colpito tutta, ripeto tutta, la nostra provincia da un capo all’altro". Sono infisse nel calendario della disperazione quelle date. Primi di aprile, temperature in picchiata e fiori ‘bruciati’. Tra il 17 e il 25 aprile grandine a più riprese. I primi di maggio, difficili da dimenticare, con la pioggia torrenziale che si è mangiata le radici dei frutteti.

La ricetta? "La provincia di Ferrara – detta la strategia – deve essere definita zona che ha bisogno di aiuti urgenti, ristori immediati e per il futuro. Se non programmiamo interventi anche il prossimo anno saremo qui a piangere". "L’avevamo detto già ad aprile che sarebbe stato un anno terribile, così è stato. Non ci sono chili, non c’è prodotto. Il risultato, nel gioco della domanda e dell’offerta, è l’aumento dei prezzi", spiega Stefano Calderoni, presidente di Cia-Agricoltori Italiani (Cia). "Non deve essere commesso però un errore, quello di credere che gli agricoltori ci stanno guadagnando. Il raccolto è stato distrutto dal maltempo per l’80%, con quello che si ricava facciamo fatica a coprire i costi di produzione".

"Ci vuole coraggio per andare avanti nel mondo dell’agricoltura", interviene Danilo Tamisari, sezione frutticola di Confagricoltura. "La frutta con questa ondata di maltempo – afferma – non manca solo in Romagna ma in tutta l’Emilia. Le gelate hanno azzerato ciliegie, albicocche, nettarine e prugne. La pioggia ha danneggiato meloni e cocomeri. Non parliamo poi del grano, piegato dalle raffiche di vento e pioggia. Tutta la pianura padana piange. Con lo stato di calamità devono essere stanziati fondi per sistemare gli impianti, i frutteti. Serve lungimiranza negli interventi se non vogliamo assistere il prossimo anno allo stesso scenario".