Fusione Mesola Goro, vince il no

A Goro il no alla fusione ha ottenuto il 90% circa dei voti, mentre a Mesola si è arrivati al 60%

Da sinistra Diego Viviani, sindaco di Goro e Gianni Michele Padovani, sindaco di Mesola

Da sinistra Diego Viviani, sindaco di Goro e Gianni Michele Padovani, sindaco di Mesola

Ferrara, 3 dicembre 2018 - No. Questo il volere dei cittadini di Goro e Mesola che, con i risultati del referendum, non si fonderanno. A Goro su 2.127 elettori si sono presentati alle urne 1.712 votanti, attestando la percentuale al 67%. Molto più bassa invece l’affluenza nel territorio di Mesola, dove su 5.867 elettori si sono presentati a votare 1.705 cittadini con un affluenza del 29,1%. A Goro il no alla fusione ha ottenuto il 90% circa dei voti, mentre a Mesola si è arrivati al 60%.  Mentre nella cittadina lagunare, fin dall’inizio, sembrava scontata la vittoria del no, il territorio mesolano ha portato diverse perplessità fino al dato finale, basti pensare che in una sua frazione, Bosco Mesola, è stata l’unica dove ha vinto il si. Immediate le reazioni sia da parte dei sostenitori del no che del si.

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"Ha vinto il no – hanno detto i due sindaci di Goro e Mesola, Diego Viviani e Gianni Michele Padovani – quindi per la mancata fusione non arriverà alcun vantaggio economico. Prendiamo atto della volontà del popolo che va sempre rispettata". "Goro ha rimarcato la propria indipendenza territoriale - hanno commentato i promotori del comitato del no, Fausto Gianella e Gino Soncini - da oggi si aprirà comunque un percorso nuovo, dove prevale il vero senso di comunità tipico dei goresi". "Ora cambiano gli scenari politici – hanno dichiarato i consiglieri mesolani Sergio Vassalli e Michele Gatti, sostenitori del no – si dovrà prenderne atto ed agire di conseguenza".

m.r.b.