Ferrara, parla Rossella Arquà: "Per ora rimango nella Lega. Maggioranza sfaldata"

L’intervista alla consigliera del Carroccio, ’riabilitata’ dopo la sentenza del Consiglio di Stato

La consigliera del Carroccio, Rossella Arquà

La consigliera del Carroccio, Rossella Arquà

Ferrara, 12 novembre 2022- "Torno in Consiglio Comunale più carica di prima. Rimango nel gruppo Lega: voglio guardare negli occhi chi mi ha girato le spalle". Rossella Arquà risponde con una voce squillante. Non nasconde la soddisfazione per la sentenza del Consiglio di Stato che, d i fatto, le riassegna il suo scranno nel pubblico consesso.

Arquà vuol dire che rimane in maggioranza?

"Significa che valuterò, di volta in volta, su quali delibere esprimere parere favorevole e su quali votare contro. Ma rimango nella Lega, per lo meno temporaneamente".

Per dirla con un eufemismo, in Lega il suo ritorno non sarà propriamente gradito.

"La Lega in Consiglio Comunale nei fatti non esiste più. Ci sono invece molte persone, che sono esponenti del Carroccio della prima ora che, durante tutto questo tempo, mi hanno sostenuta convintamente. Uno fra tutti è Beppe Brina".

Che la Lega abbia dei problemi nel gruppo consiliare lo abbiamo scritto più volte. Ma la maggioranza per ora ha retto .

"Ma non è detto che regga di qui in avanti. Il malumore che serpeggia nella Lega è più che evidente e il fatto che dal gruppo originario siano gemmati altri due sottogruppi, svincolati però dal Carroccio, la dice lunga sul clima che si registra in maggioranza".

Prima Ferrara e Ferrara Nostra potrebbero far mancare i numeri?

"Diciamo che, formalmente rimangono nella maggioranza che sostiene il sindaco. Ma, su certe delibere, abbiamo visto che la visione di alcuni consiglieri di centrodestra è diametralmente opposta a quella della Giunta".

Ha parlato con il sindaco Fabbri?

"No".

Lo farà?

"Se il sindaco vorrà parlare con me, sarò ben felice di farlo e di raccontargli la mia versione dei fatti, dal momento che mi ha voltato le spalle e non mi ha più scritto da quando è accaduto tutto questo".

Parallelamente alle sue dimissioni, c’è un binario giudiziario penale che corre e del quale, in qualche modo, questa vicenda è figlia: le lettere e le intimidazioni che lei avrebbe rivolto al vicesindaco Nicola Lodi.

"Non parlo di questa vicenda, se ne occupa il mio avvocato. A proposito, non posso esimermi dal ringraziare Fabio Anselmo dall’aver portato avanti un lavoro egregio. Ci abbiamo sempre creduto e, alla fine, la giustizia ci ha dato ragione. Senza di lui, non sarei mai potuta tornare a esercitare il mandato che gli elettori mi hanno assegnato".

Torniamo alla sua decisione di rimanere nel centrodestra.

"Per il momento rimango nel centrodestra, anzi, nella Lega come ho detto. Ma d’altra parte non è che una vicenda di questo tipo, per quanto pesante sia, faccia cambiare l’orientamento politico delle persone. Sono rimasta una donna di centrodestra".

Che reazioni si aspetta al momento del suo ritorno in Consiglio?

"Che l’attuale presidente del gruppo, Stefano Franchini, decada. Dagli altri non saprei che aspettarmi, dal momento che tutti mi hanno voltato le spalle. Ma il gruppo sta andando a rotoli. Molti non credono più in questa amministrazione".

Federico Di Bisceglie