Unieuro, missione compiuta: batte Piacenza ed è salva

Vittoria di Forlì 80-70 dopo una partita giocata tutta in vantaggio

Giorgio Valli ha di che sorridere: a tre turnid al termine la sua Unieuro festeggia la permanenza in Serie A2 (Frasca)

Giorgio Valli ha di che sorridere: a tre turnid al termine la sua Unieuro festeggia la permanenza in Serie A2 (Frasca)

Forlì 31 marzo 2018 - Finalmente lo dice anche la matematica: l’Unieuro conquista la salvezza in A2. Lo fa battendo l’Assigeco Piacenza 80-70, al termine di un match sempre in vantaggio, ribaltando anche la differenza canestri all’ultimo tiro (92-83 all’andata). La partita inizia con ritmi alti e una buona qualità del gioco: Naimy dà il primo vantaggio ai forlivesi, ma Piacenza resta sempre in scia, guidata dai guizzi di Guyton. L’Unieuro sembra di poter allungare con un paio di canestri di Jackson, ma Reati dall’altra parte non sbaglia: alla prima sirena il tabellone recita 23-20. Nel secondo quarto, lo spartito non sembra cambiare: i biancorossi alternano ottime giocate ad errori banali e l’Assigeco, sull’altra sponda, non sembra fare meglio. Le percentuali si abbassano, il match resta di fatto senza padrone. Poi il lampo: Jackson manda al bar Formenti, il quale si rialza e lo placca per il più classico dei giochi da quattro punti che permettono all’Unieuro di svoltare (39-29 al 18’). Quando alla festa si unisce anche Severini con due bombe e due difese irreali, ecco servito il break: all’intervallo il tabellone recita 45-29.

Dopo la pausa lunga, però, quando Forlì sembra poter controllare la gara, l’inerzia del match cambia: Reati suona la carica, Oxilia firma la bomba del 54-45 (26’) con cui chiude un break di 10-0 che sembra poter riaprire la questione. L’Unieuro, però, resiste, aggrappata alla furente difesa delle seconde linee, chiudendo sul 61-49 all’ultimo mini intervallo.

Gli ultimi 10’ sono tutt’altro che banali: i biancorossi alzano leggermente il piede dall’acceleratore, mentre Piacenza, guidata dall’esperienza dei suoi italiani alza i gomiti e trova in Formenti la bocca da fuoco con cui riaprire la contesa: al minuto 36, il punteggio è sul 69-63; con la bomba di Guyton, al 38’, addirittura sul 71-68. L’ultimo minuto è al cardiopalma: a togliere le castagne dal fuoco ci pensa Diliegro con due conclusioni sottomisura prima che Jackson, dalla lunetta, realizzi i liberi che valgono la salvezza.