
Uno sciame d’api, foto Luca Ravaglia
Forlì, 16 maggio 2016 - Era davanti a casa quando è stato attaccato. Uno sciame di insetti, forse api, che non gli hanno dato scampo, pungendolo e provocandogli uno shock anafilattico.
Gilberto Amadori ha perso la vita così, in pochissimi minuti, nel tardo pomeriggio di sabato, a 58 anni, mentre si trovava nelle vicinanze della sua abitazione, a Poggio alla Lastra, piccola frazione nel comune di Bagno di Romagna a due passi dal territorio santasofiese. Ogni tentativo di soccorso è stato vano, nonostante il tempestivo intervento del 118, arrivato sul posto con l’eliambulanza: la reazione causata dalle punture è stata rapidissima e impossibile da arginare. Amadori lascia la madre, la moglie Orietta e i due figli Federico e Alessandra, rispettivamente di 19 e 16 anni.
Era responsabile dell’ufficio magazzino della Vis Mobility, ex Acis di Santa Sofia. «Tutti quanti – dicono i parenti – gli volevano bene. Non poteva che essere così, visto la persona che era: grande, grosso e infinitamente buono. Sorrideva sempre e si prodigava per dare una mano a tutti, in qualunque occasione. Viveva per la sua famiglia, aiutava la moglie nelle faccende di casa, curava l’orto col cognato e cercava di trascorrere più tempo possibile in compagnia dei figli. La stessa cosa la faceva con la madre novantenne: quando rientrava dal lavoro, prima di andare a casa, si fermava sempre a trovarla, per salutarla, per regalarle un sorriso». Amadori, che nel tempo libero amava dedicarsi alla caccia, viveva in località Campo Orlandino: un podere con intorno una serie di case che ospitano una famiglia allargata ed estremamente unita, che ama vivere la vita affrontandola insieme. Una famiglia che ora si chiude nel dolore davanti a una morte assurda. Tanto più che in passato Amadori aveva pure partecipato a qualche fase della lavorazione del miele.
Non aveva mai avuto problemi con gli insetti. Questa volta le cose sono andate diversamente. Questa volta non c’è stato nemmeno il tempo di reagire. Il corpo dell’uomo è stato trasportato all’ospedale Bufalini di Cesena, dove verrà effettuata l’autopsia. I carabinieri intanto stanno tentando di ricostruire con esattezza la dinamica dell’accaduto. Dopo che la Procura avrà concesso il nulla osta verranno celebrati i funerali in settimana a Santa Sofia.