OSCAR BANDINI
Cronaca

Ambiente, 120 classi riunite ne ’La mia acqua’

Il progetto promosso da Romagna Acque ha sensibilizzato gli studenti verso la consapevolezza ambientale tramite la divulgazione

Giovani alunni sul battello elettrico in navigazione sulla diga di Ridracoli

Giovani alunni sul battello elettrico in navigazione sulla diga di Ridracoli

Si è concluso il progetto ‘La mia acqua’, promosso da Romagna Acque-Società delle Fonti spa e realizzato in collaborazione con la Cooperativa Atlantide, che ha coinvolto ben 120 classi delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, dalle scuole primarie alle secondarie di primo grado.

"Il progetto è ormai radicato tra studenti e insegnanti e ogni anno crescono anche le richieste dai Comuni del riminese e del ravennate, oltre che ovviamente dai territori di Forlì e Cesena – sottolinea Tonino Bernabè presidente di Romagna Acque –. Con numeri importanti e un’offerta sempre più diversificata, ‘La mia acqua’ si conferma un progetto capace di stimolare consapevolezza ambientale, spirito critico e senso di responsabilità, aiutando le nuove generazioni a costruire un rapporto più consapevole e rispettoso con l’ambiente in cui vivono. Queste attività di divulgazione attiva e di esplorazione li incoraggiano inoltre a stili di vita sempre più sostenibili, coinvolgendo spesso anche le stesse famiglie".

Tra le novità di questa edizione appena conclusa, l’apertura alle classi del primo ciclo della scuola primaria, con un laboratorio di codifica ‘coding’ pensato per permettere anche ai più piccoli di esplorare in modo ludico i temi del risparmio idrico e dei comportamenti sostenibili. "Per tutti gli ordini e gradi scolastici sono state inoltre introdotte metodologie Stem – precisano i curatori del progetto –, un approccio educativo che integra le discipline scientifiche e tecniche per promuovere l’apprendimento e lo sviluppo di competenze trasversali. Potenziando le attività laboratoriali e rafforzando l’approccio partecipativo, con l’obiettivo di rendere l’esperienza ancora più efficace e coinvolgente".

Le attività in classe sono state affiancate da esperienze sul campo, con uscite didattiche presso la diga di Ridracoli e le esplorazioni lungo il fiume Marecchia, momenti fondamentali che hanno permesso agli alunni di conoscere direttamente il territorio e le sue risorse idriche. Accanto agli incontri didattici, il progetto ha proposto anche momenti di approfondimento con gli spettacoli formativi ‘Alla scoperta dell’acqua invisibile’ a cura di Massimo Dotti: uno spettacolo interattivo sul concetto di impronta idrica, che ha portato gli studenti a riflettere, con ironia e partecipazione, sui consumi nascosti d’acqua nei processi produttivi quotidiani e sulle scelte consapevoli che possono ridurre il nostro impatto ambientale.