La difesa del figlio esulta: "Caduto anche il movente"

Assente la tossicologa dell’accusa, respinta la richiesta di risentirla

Laconiche e nette le conclusioni dei consulenti delle difese. Sia Rafi El Mazloum che Donata Fabretto hanno concordato con i risultati dell’analisi dei periti individuati dalla Corte. Palpabile la soddisfazione degli avvocati difesori per quello che appare essere un risultato di segno analogo a quanto a suo tempo sostenuto dagli esperti da loro individuati: ovvero che il dottor Molducci fosse morto per cause naturali. Non era invece presente in aula la consulente dell’accusa, la tossicologa forense Rossella Gottardo: il pm Scorza ha chiesto invano alla Corte di poterla sentire in una ulteriore udienza. Il presidente Cecilia Calandra ha poi fissato un termine al 15 maggio per depositare memorie difensive dichiarando chiusa l’istruttoria. C’è stato solo il tempo per ascoltare le spontanee dichiarazioni rilasciate dal figlio del defunto (la co-imputata non era presente in aula a causa di impedimenti di natura personale).

Il 40enne, forse forte anche per il punto incassato dai periti della Corte sul piano medico-legale (le analisi del sangue), si è concentrato solo sul movente: i soldi. Le sue parole sono cioè state pronunciate per spiegare alcuni vorticosi giri di danaro (oltre 400 mila euro) dopo la morte del padre in ragione di sue dichiarazioni che sembravano smentire i fatti.

"Nell’ ultima udienza - ha esordito - era emerso che il pm aveva richiesto gli estratti conto perché dichiarai che i contanti erano rientrati ed erano stati depositati su Bpm banca". Le verifiche tuttavia avevano portato a concludere che così non era stato. "In realtà - ha proseguito l’imputato - a partire dall’inizio dell’indagine, le banche hanno avuto un atteggiamento più deciso nei miei confronti". In particolare "tre banche avevano chiuso i conti da quando erano giunte le richieste della magistratura". E così "per non ritrovarmi con il conto chiuso, ho ritenuto di aprire un conto Fineco on line: e poi ho versato la totalità dei 420 mila euro e li ho girati con più bonifici verso broker Ig".

Per Molducci, esperto di trading on line, il primo sarebbe cioè stato una sorta di "conto sacrificale: sapevo che me lo avrebbe bloccato per riciclaggio". A dettare le sue manovre, era anche stata una certa "turbolenza finanziaria" del momento. Quindi "due bonifici da Ig passarono verso Bpm; poi da Bpm verso un altro broker in Irlanda dove i tassi di liquidità erano alti. Pochi mesi dopo arrivò il recesso unilaterale anche di Fineco: per mostrare tutti i passaggi - ha concluso il 40enne -, ho una documentazione corposa raccolta in una chiavetta".

a.col.