Mascherine in chiesa: le regole

Dal 1° maggio non sono più obbligatorie a messa, tuttavia la diocesi di Forlì Bertinoro le caldeggia ancora. Resta il divieto di scambiarsi il ‘segno della pace’. A breve torner anno comunioni e cresime

Un colpo d’occhio della basilica di San Mercuriale durante una celebrazione

Un colpo d’occhio della basilica di San Mercuriale durante una celebrazione

Forlì, 7 maggio 2022 - Ci sono alcune variazioni sulle norme di sicurezza anti-Covid che riguardano la partecipazione alle messe e ad altri riti religiosi anche per le chiese della diocesi di Forlì-Bertinoro.

Nei giorni scorsi, infatti, la Presidenza della Conferenza episcopale italiana ha spiegato che "l’uso delle mascherine resta, a rigore, raccomandato in tutte le attività che prevedono la partecipazione di persone in spazi al chiuso come le celebrazioni e le catechesi, mentre resta obbligatorio l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per gli eventi aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in locali assimilabili a sale cinematografiche, sale da concerto e sale teatrali". Esattamente come vanno usate nei cinema e nei teatri veri e propri.

Dal 1° maggio , dunque, non vi è più l’obbligo di indossare la mascherina in chiesa ma da parte dei vescovi giunge un richiamo al senso di responsabilità e, in considerazione dell’andamento dei contagi, vengono confermate le indicazioni precedenti diffuse in concomitanza con la fine dello stato di emergenza.

Pure la diocesi di Forlì-Bertinoro, come indicato dal vescovo mons. Livio Corazza, segue tali orientamenti e raccomanda l’uso delle mascherine e il rispetto del distanziamento, specie in caso di assembramento. Le indicazioni della Cei, infatti, riguardano anche la sospensione dell’obbligo del distanziamento interpersonale di un metro, ma raccomandano tuttavia di "evitare assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e tra le persone che, eventualmente, seguono le celebrazioni in piedi".

Rimane, invece, l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto, di tenere vuote le acquasantiere, di evitare strette di mano e abbracci allo scambio della pace con l’invito a "volgere i propri occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino". Si chiede pure che i ministri continuino a indossare la mascherina e a igienizzare le mani prima di distribuire l’Eucaristia, preferibilmente nella mano, e che i luoghi sacri, comprese le sagrestie, "siano igienizzati periodicamente mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti".

Viene segnalato, inoltre, che a partire dal 1° maggio non è più necessario il Green Pass per le attività organizzate dalle parrocchie e così pure per l’accesso ai luoghi di lavoro per gli operatori e i volontari che collaborano.

La partecipazione alla messa, quindi, avviene in un clima di normalità sia pur con le prudenze ancora raccomandate anche dalla diocesi di Forlì-Bertinoro. Già durante la Settimana Santa sono riprese le processioni, come quella della Via Crucis, e nelle prossime settimane è prevista la ripresa anche dei riti delle comunioni e delle cresime e di alcune feste parrocchiali.

Alessandro Rondoni