Milleluci, si torna danzare lungo il fiume

È tutto pronto per la riapertura della storica balera. Ufficializzata la data, non casuale, del 25 aprile: Santa Sofia si prepara a festeggiare

Milleluci, si torna danzare lungo il fiume

Milleluci, si torna danzare lungo il fiume

Santa Sofia quest’nno festeggia la Liberazione dal nazifascismo con un evento speciale: l’inaugurazione della sala Milleluci. Il programma della giornata del 25 aprile prevede alle 10.30 il ritrovo in piazza Corzani per i saluti degli amministratori e dell’Anpi, la partenza del corteo per la deposizione di corone presso i monumenti e il sacrario dei partigiani al suono della Banda Roveroni. A seguire il pranzo nella Milleuci a cura di Mani in Pasta, mentre alle 15 l’inaugurazione di fine lavori con la musica della Milleluciband (musica anni ‘60) e alle 17 con i Soundiders (rock folk etnico, con le canzoni di Mazapegul e Dido).

Nel pomeriggio, sarà possibile gustare l’aperitivo con i tortelli nella lastra preparati dalle azdore Auser. "Sarà una festa di popolo – commenta il sindaco Daniele Valbonesi – perché il nostro paese ha contribuito in modo esemplare alla Liberazione e il 25 aprile è una data scolpita nei cuori dei miei concittadini. Al ricordo uniremo l’impegno perché razzismo e intolleranze siano da combattere sempre. La Milleluci non è solo un luogo, ma è una storia. È una storia di riscatto, emancipazione, impegno. L’accostamento tra la festa della Liberazione e la presentazione dei lavori appena conclusi non è casuale; senza la spinta democratica, senza l’entusiasmo dato dall’uscita della dittatura, la Milleluci non sarebbe nata e non sarebbe diventata un luogo di riferimento a livello provinciale. Concludere il mandato con questa inaugurazione è una grande soddisfazione".

L’intervento complessivo del secondo e definitivo stralcio della Milleluci è stato pari a 574mila euro e il progetto è stato redatto dall’ingegnere Ivan Rinaldini, in collaborazione con uno staff di tecnici. La storia della Milleluci rappresenta la voglia di ripartenza dopo i lutti e le tragedie della guerra. Nei primi anni ‘50, erano iniziati infatti i lavori di costruzione di una nuova sala danze nel greto del fiume Bidente in un’ampia ansa a fianco del ‘Ponte nuovo’ o del Pantano, alla confluenza del torrente Rio Sasso. Grazie allo sforzo corale di centinaia di cittadini prendeva corpo, anche con la nascita nel 1955 della ‘Società immobiliare alta valle del Bidente arl’, un grande edificio moderno con ampie vetrate sul fiume. Un locale ben attrezzato, costruito con il lavoro volontario, le sottoscrizioni o la messa a disposizione gratuita dei materiali di una moltitudine di santasofiesi anche residenti all’estero.

Il 7 marzo 1959 ci fu l’attesa inaugurazione della nuova sala danze che prenderà di li a poco il nome di Sala Milleluci e per oltre un decennio sarà una delle balere più rinomate della Romagna. Per l’inaugurazione fu chiamata l’orchestra Borghesi con la partecipazione straordinaria di Rosella Giusti, voce dell’orchestra della Rai Barzizza e Canfora. La Milleluci richiamò da subito cantanti famosi come Sergio Endrigo, Adamo, Johnny Dorelli, un giovanissimo Gianni Morandi, Don Backy, Lucio Dalla e i complessi all’apice del successo come i Nomadi, i Profeti, l’Equipe 84, i Dik Dik, fino ai primi anni ‘80 con Vasco Rossi e Joe Squillo. Il veglione iniziava alle 21 con l’orchestra dal vivo, poi alla mezzanotte una lunga pausa per la cena a base di cappelletti fumanti nei ristoranti e nelle numerose osterie del paese, con i ballerini tirati a lucido e gli orchestrali che sciamavano per le vie del paese, mentre in sala un’ orchestrina ancora non affermata intratteneva gli astanti. Migliaia di storie e di sguardi, baci e languide carezze, iniziazioni all’età adulta con fidanzamenti e matrimoni si sono intrecciati in questo edificio sul fiume che in tanti rimpiangevano con malinconia e che ora tornerà a svolgere la sua funzione di luogo del divertimento e di feste paesane.

Oscar Bandini