
Il dottor Teo Zenico
Forlì, 9 settembre 2019 - Contro le patologie urologiche gli Ospedali privati Forlì mettono in campo due nuove soluzioni terapeutiche di alta tecnologia, minimamente invasive che sembrano registrare crescente consenso anche da parte dei pazienti. Si tratta del laser verde Greenlight per trattare l’ipertrofia prostatica benigna senza ricorrere alla chirurgia tradizionale e gli impianti di protesi peniene che consentono di affrontare efficacemente patologie quali la disfunzione erettile. Con il laser verde Greenlight possono essere effettuati interventi di vaporizzazione, nei quali il tessuto prostatico viene trasformato in vapore, oppure di enucleazione: in questo caso l’adenoma prostatico viene staccato con il laser, fatto cadere in vescica e quindi aspirato con uno strumento specifico che si chiama ‘morcellatore’.
Leggi anche Tumore alla prostata, vitamina E nel mirino degli studiosi. "Occhio agli integratori"
La seconda area di innovazione riguarda invece gli impianti di protesi peniene, la tecnologia biomedicale per il ripristino dell’attività sessuale nei casi di disfunzione erettile. Spiega il dottor Teo Zenico, urologo e andrologo della struttura forlivese: «Le protesi peniene rappresentano, oggi, un’opzione terapeutica fra le più avanzate, ma ancora poco conosciute dalla stessa classe medica. Eppure, studi clinici internazionali ne confermano l’efficacia per chi soffre di disfunzione erettile, una patologia che può avere origini diverse, ma che può colpire anche uomini giovani, con impatti devastanti sulla vita quotidiana»
«Nel trattamento di una sessualità colpita – conclude il dottor Zenico – non è sufficiente disporre di una terapia che, semplicemente, ‘funzioni’, ma di una soluzione terapeutica che, oltre ad essere efficace, sia anche soddisfacente e ripristini nella maniera più naturale possibile la funzione perduta. In caso contrario, il rischio sarebbe quello di avere un rimedio efficace, ma non accettato, e quindi non utilizzato».