Forlì, 16 marzo 2019 - La 24enne Fawda Mamouni, non vedente dalla nascita, ieri ha conseguito la laurea alla facoltà di Interpreti e traduttori di Forlì (voto 103/110). Originaria del Marocco, è arrivata in Italia con la famiglia a due anni ed è cresciuta in provincia di Pesaro (Sant'Angelo in Vado), dove tuttora vivono i suoi.
Dopo il diploma, la decisione coraggiosa: «Ho scelto la facoltà per interpreti e traduttori a Forlì – racconta –. Mi sono trasferita da sola. All’inizio ho vissuto in studentato e avevo imparato un percorso per andare in facoltà. Poi ho cambiato casa e, sì, mi è capitato di perdermi. L’università mette a disposizione un servizio di tutoraggio proprio per persone con handicap, ma i tutor spesso non hanno la possibilità di accompagnarti a lezione, così bisogna fare affidamento soprattutto su se stessi e sugli amici». Fawda studia su file digitali grazie a dei software che leggono ad alta voce le informazioni. «Questo significa impiegare molto, molto più tempo degli altri per ogni cosa».
Fadwa è bilingue: conosce l’arabo come l’italiano («ma ho scelto italiano come lingua madre») e ha scelto di studiare anche inglese e tedesco. Due anni e mezzo fa è rimasta incinta e ha cresciuto da sola la sua bambina. «Mia madre spesso mi ha detto che avrei dovuto mandarla a stare da loro nelle Marche, – racconta – altrimenti non sarei mai riuscita a laurearmi. Io, però, non ho voluto scegliere tra la laurea e mia figlia». La piccola, ieri, era presente alla festa di laurea e festeggiava la mamma insieme ai parenti e agli amici, tutti riuniti per celebrare un traguardo importante dopo averlo creduto irraggiungibile.