Vittorio Cicognani: "Boom di cantieri senza aumentare le tasse e riducendo il debito"

Relazione di fine mandato dell’assessore ai lavori pubblici e bilancio "Creati molti parcheggi. E nessuno pensava più a Eridania e Ripa".

Vittorio Cicognani: "Boom di cantieri senza aumentare le tasse e riducendo il debito"

Vittorio Cicognani: "Boom di cantieri senza aumentare le tasse e riducendo il debito"

Lavori pubblici, bilancio e società partecipate. Questi gli assessorati di Vittorio Cicognani che nel suo bilancio di fine mandato apre proprio con una conta delle maggiori opere pubbliche degli ultimi cinque anni: "Abbiamo riqualificato moltissimi alloggi di edilizia popolare, ristrutturato la palazzina che è poi diventata sede dei Servizi Sociali, in via Oberdan, poi ancora portato avanti i lavori di riqualificazione alla rocca di Ravaldino e riqualificato il quartiere razionalista, incluso il monumento di piazzale della Vittoria". In elenco anche l’ex asilo Santarelli e il restauro della statua della Madonna del Fuoco.

Ancora più numerose sono le opere in corso, tra le quali figurano: il quarto stralcio dei musei San Domenico, il restauro dell’ex Gil (il futuro auditorium), la demolizione e ricostruzione della scuola Maroncelli e la realizzazione di una sala per il commiato laico vicino alla camera mortuaria. Un punto a parte Cicognani lo dedica all’ex Eridania: "Un luogo per il quale le precedenti amministrazioni avevano previsto una colata di cemento e che noi abbiamo salvato acquisendola e pensando a qualcosa di importante che metta in primo piano il verde".

Capitolo parcheggi: "Ne stiamo recuperando 102 alla Galleria Vittoria, ma nel corso dell’amministrazione Zattini molti altri ne abbiamo creati, dotando la città di un numero importante di posteggi. Pensiamo a via Casamorata, via Romanello e via Corridoni". Anche se i lavori sono ancora lungi dal cominciare, Cicognani cita anche l’ex Ripa: "Nessuno ci aveva mai messo mano e noi abbiamo già fatto un incontro a Roma che è di fatto preliminare alla progettazione". Qualche numero: gli interventi conclusi sono 103 in totale, mentre quelli in corso sono 30. Quelli ancora da avviare sono 87. In totale il volume complessivo di interventi nei 5 anni supera i 226 milioni di euro.

Restando in tema di denaro, per quanto riguarda il capitolo ‘bilancio’, Cicognani elenca tra le attività l’esenzione del pagamento del canone legato ai dehors, la riduzione dell’Imu di oltre il 50%, oltre alle esenzioni per le occupazioni con cantiere per opere di restauro o conservazione in centro storico. È stata, inoltre, diminuita l’addizionale Irpef con soglia di esenzione di 15mila euro. Cicognani parla anche del debito comunale: nel 2018 il debito era di oltre 92 milioni, mentre quello del 2024 è di 60,4. "Siamo riusciti a diminuirlo – precisa l’assessore – e le opere che realizziamo non sono portate avanti accumulando debito, ma grazie a fondi regionali, statali o europei".

Per quanto riguarda, infine, la delega alle ‘società partecipate’, "il Comune ha salvato Fieravicola grazie a un accordo virtuoso con il polo di Rimini: a loro va il salone espositivo internazionale, mentre qui è ancora operativa la sala del mercato avicunicolo, mentre è stato ceduto alla Fiera di Rimini il salone espositivo internazionale".

A tirare le somme è il sindaco Zattini: "In questi anni è stata portata avanti una mole imponente di lavori pubblici e, nonostante questo, non abbiamo mai aumentato una sola tariffa ai cittadini. Forlì, fino a pochi anni fa, era una delle città più indebitate della regione e noi siamo riusciti a far scendere il debito senza mai vendere nemmeno un’azione Hera. Noi non vendiamo i gioielli di famiglia, se non in situazioni di emergenza". Zattini paragona lo stile della sua amministrazione a quello "del buon padre di famiglia che fa attenzione ai conti e cerca le risposte migliori per i cittadini".

Sofia Nardi