SIMONE CASADEI
Sport

Serve la svolta Il tiro può cambiare la serie

I 49 punti sono il dato peggiore per la Pallacanestro 2.015 dai 45 del gennaio 2022. Va dimenticata la peggior serata da 3 della stagione

Serve la svolta Il tiro può cambiare la serie

Serve la svolta Il tiro può cambiare la serie

In gara1 la Pallacanestro 2.015 ha vissuto un autentico incubo. Perlomeno sul fronte offensivo, dove è andato davvero tutto storto, in una serata nerissima che non ha fruttato nemmeno 50 punti segnati. I primi due minuti di partita, col senno di poi, sono stati premonitori di ciò che sarebbe avvenuto sino al 40’. La bomba di Valentini inaugura il match e scalda l’Unieuro Arena dopo appena 8”. Quindi Fabio fa clamorosamente cilecca fallendo un appoggio in transizione e, poi, perde in malo modo un possesso prima di sbagliare una tripla.

In quel preciso istante si è ‘virtualmente’ chiusa la gara di Forlì nella metà campo offensiva. Certo, il 10-0 di fine terzo quarto ha dato un minimo di fiducia ai biancorossi, ma il match non si è mai davvero riaperto. E non poteva essere altrimenti con appena 49 punti all’attivo alla sirena finale, in quello che rappresenta uno dei record negativi nella storia recente del basket forlivese. Prima di domenica, per ritrovare una prova simile, occorre risalire al 6 febbraio 2022, quando l’Unieuro di Sandro Dell’Agnello fu superata da Cento per 65-45. In casa, invece, le prove più opache sono i 53 punti nel ko in volata contro Cividale del novembre 2022; Martino si era fermato a 56, invece, contro Cento due mesi prima in Supercoppa. Sempre 56 il 16 maggio 2021 contro Torino nella fase a orologio.

L’Unieuro ha inevatabilmente finito per pagare a carissimo prezzo percentuali dal campo a dir poco negative. Per quasi 10’ di gioco (9’45” per la precisione), a cavallo tra primo e secondo quarto, gli uomini di Antimo Martino hanno segnato soltanto dalla lunetta. Ben 14 tiri dal campo – tra cui anche diverse buone conclusioni, non forzate – non hanno trovato il fondo della retina e tutto si è messo subito in salita.

Del resto, se i numeri all’intervallo condannavano già Forlì all’impresa (6/28), a fine match la situazione non è di certo migliorata. Perché i biancorossi hanno chiuso appena col 23% di realizzazione dal campo, frutto di un 13/56 complessivo. A parità di tentativi tra prima e seconda metà della partita, nel secondo tempo è arrivato appena un canestro in più rispetto ai precedenti 20’.

In avvicinamento a canestro i padroni di casa sono sempre rimasti in linea di galleggiamento: il 36% finale non si allontana di troppo dal 38% giuliano. Ben diverso è però il computo dalla lunga distanza. Perché Trieste ha fatto leva sul feeling di Candussi e Ruzzier (8/15 in due) terminando anche qui col 38% di squadra (13/34). Forlì, al contrario, ha trovato briciole da Cinciarini e Valentini (2/15), schiantandosi a ripetizione sul ferro per un misero 13% di realizzazione da 3 (4/31). Si tratta naturalmente della peggior prestazione balistica stagionale dell’Unieuro.

Va da sé che Forlì, per tutti i 40’ di gioco, non ha mai trovato un punto di riferimento offensivo che desse l’impressione di poter trascinare i compagni fuori dalle secche. Non lo è stato capitan Cinciarini, come visto, autore di appena 7 punti, così come Zampini (nella foto) non ha mostrato il brio dei giorni migliori: 4 punti in 23’ e nessun canestro dal campo. Nemmeno Johnson s’è salvato, nonostante la doppia cifra risicata. Questa sera, in gara2, bisognerà invertire il trend e confidare in un feeling migliore al tiro per tenere aperta la semifinale.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su