African Loom, da Imola al Kenya per dare una mano alle donne

Giovedì l’iniziativa sarà illustrata da Noesis: si cercano fondi da destinare alla formazione delle ragazze

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Sono già 7mila donne, suddivise in gruppi di 20-25, gestiti da una ventina di coordinatrici locali, selezionate da African Loom (organizzazione nata in Kenia da un’idea dell’imolese Girolamo Asta) per questo progetto, alle quali è stato offerto un percorso di formazione on line, una vera attività di educazione finanziaria, ‘Table Banking’ (http:borgenproject.orgtagtable-banking), che Asta gestisce dall’Italia, in attesa di trasferirsi in Kenya in modo permanente. L’obiettivo dell’associazione è migliorare le condizioni di vita delle ragazze madri e dei loro bambini. Inizialmente è stato avviato un laboratorio tessile per la produzione di tappeti e ora si vuole ampliare il progetto, creando un centro di accoglienza e formazione, il ‘Mwanamke Training Center’, che dia la possibilità alle donne di ottenere conoscenze, competenze e abilità per l’avviamento di piccole attività imprenditoriali che permettano loro una possibilità di riscatto, in una logica di autodeterminazione. Per promuovere le attività di Africans Loom, il 10 novembre alle 18, è stata organizzata una serata nella sede di Noesis, in via Ercolani 5B, a Imola, in cui il fondatore e i soci dell’associazione condivideranno il racconto di ciò che è stato fatto e che si farà, proiettando foto della situazione in Kenya e dei safari organizzati per finanziare il progetto (info: www.africanlooms.org).

"Vogliamo – chiude Asta – creare opportunità di lavoro sul posto, aiutando le persone ad auto-organizzarsi".