Imola, "Così faremo rinascere il Bar Bacchilega"

Parla Stefania Atzori, ad di Sirio che ha rilevato la gestione dello storico locale in centro e anche dell’Opera Dulcis e del bar delle Acque minerali

Stefania Atzori, ad di Sirio, che ha rilevato la gestione dello storico Bar Bacchilega

Stefania Atzori, ad di Sirio, che ha rilevato la gestione dello storico Bar Bacchilega

Imola, 3 giugno 2018 – A Imola tira aria di novità. Era da tempo che si cercavano nuovi gestori per lo storico e centralissimo Bar Bacchilega, tante le voci che si sono susseguite nei mesi, diversi gli imprenditori interessati ma, fino ad oggi, nessuno era riuscito a spuntarla. «Evidentemente adesso i tempi erano maturi, e il progetto presentato dalla nostra azienda ad Area Blu (la società che gestisce il patrimonio immobiliare del Comune), è stato convincente, tanto da raggiungere un accordo soddisfacente per entrambe le parti – dice l’ad e maggiore azionista di Sirio spa, Stefania Atzori – . Mancano ancora alcune formalità burocratiche, ma oramai l’operazione è fatta. La Sirio spa ha una lunga e consolidata esperienza nell’ambito della caffetteria e della ristorazione commerciale con oltre 50 punti vendita in Italia e quasi 1.000 dipendenti, ed entro la fine del 2018 l’azienda compirà un ulteriore step e un significativo incremento di capitale. Per me, e per l’azienda, questa nuova avventura ha portato entusiasmo e un’ulteriore spinta a crescere e migliorarci. Essendo io imolese, questa è una bellissima opportunità per rilanciare la città in un momento in cui purtroppo il centro storico vive, dal punto di vista commerciale, un periodo non certo tra i più rosei».

Ha già un’idea di come vorrebbe il suo Bacchilega 2.0? «Più di una. Sicuramente lo stile rimarrà quello di un locale anni ’30. E’ stato mentre ero a New York, in un locale storico molto simile, ‘The Bar’ del Baccarat Hotel, che mi si è accesa la lampadina. Quando ho visto quegli interni, per molti aspetti simili al Bacchilega, mi sono illuminata e ho pensato che era proprio quello che avrei voluto riproporre. Un luogo pieno di storia, elegante, accogliente, dove la gente può incontrarsi, senza fretta e trascorrere la mattina o il pomeriggio sorseggiando un eccellente the accompagnato da pasticcini e biscotti, oppure una profumata tazza di cioccolato caldo. Un salottino per fare due chiacchiere con gli amici o per organizzare un evento importante».

Quindi sono previsti lavori di ristrutturazione? «Sì, necessariamente. Innanzitutto per adeguare il locale alle nuove normative e dotarlo di servizi igienici idonei, e poi vorremmo smantellare il laboratorio al primo piano e far diventare quello spazio una bellissima finestra sulla piazza».

Sirio, oltre all’Opera Dulcis che ha già preso in gestione da alcune settimane, ha scelto di investire su Imola in maniera importante? «Sì. Ritengo che la città meriti di tornare ai lustri di un tempo, vorrei riportare la gente per le vie del centro e ad animare la piazza. Anche per l’Opera Dulcis abbiamo grandi progetti. Saranno due locali con stili e vocazioni differenti. L’uno più classico e allo stesso tempo dinamico e glamour, l’altro giovane, frizzante ma sempre con una proposta di qualità e stile. Una volta avviato il Bacchilega (ma non sono ancora in grado di dare una tempistica certa), avvieremo anche la ristrutturazione dell’Opera Dulcis».