Imola, caos fuori dal locale: chiuso il bar Noir

Lite tra stranieri, uno dei quali prende l’auto e travolge i clienti. La disperazione della titolare: "Da noi mai un problema, fateci riaprire"

La titolare del Caffè Noir, Camilla Vollaro, pronta a difendere il proprio locale

La titolare del Caffè Noir, Camilla Vollaro, pronta a difendere il proprio locale

Imola, 19 settembre 2022 - Lo sfogo arriva con un post sulla pagina ’Sei di Imola se...’ di Facebook: "Buonasera a tutti, due soggetti di notte hanno deciso di darsele di santa ragione (e noi non abbiamo dato a loro alcolici). Non contenti del tafferuglio, uno di loro con la sua auto successivamente ferisce gente che non centra nulla. E in questi casi ci finisce di mezzo il locale...". Con due settimane di sospensione della licenza ai sensi dell’articolo 100 del Tulps, il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. A partire dall’altro ieri, primo giorno di chiusura forzata. Lei è Camilla Vollaro, titolare del Noir di Imola, bar-pasticceria aperto "h24" con 15 dipendenti. E, ribadisce subito Camilla, da sette anni a questa parte, "da quando abbiamo aperto", il locale "non ha mai avuto problemi di nessun tipo". Mai una volta è stato necessario chiedere l’intervento di carabinieri o polizia. "Mai", chiosa lei.

Fino a una decina di sere fa quando al bar arrivano, uno dopo l’altro, due cittadini di origine straniera i quali se le erano promesse anzitempo. Dentro il locale inizia il primo battibecco, fuori la lite continua fino a quando uno dei rivali se ne va. Finita lì? Macché. All’improvviso in via Fanin sbuca un’auto, alla guida c’è lo stesso andato via poco prima. Punta dritto il locale. Volano per aria un paio di bidoni dell’immondizia, soprattutto vengono coinvolti alcuni ignari avventori, feriti per fortuna in maniera non grave. E chi poteva prevedere una scena del genere?, si chiede Camilla. Chi poteva aspettarsi innanzitutto la lite e successivamente quel finale che ha rischiato un epilogo tragico? "Da sempre facciamo il nostro lavoro con passione – riprende la ragazza –, i nostri clienti ci sono affezionati, offriamo loro un servizio a tutto tondo. Come possiamo evitare che entrino nel bar certe persone? Non abbiamo mai avuto problemi di notte ma da questa estate, sempre nelle ore notturne, l’educazione di certi è peggiorata e il Noir , che vuole fare le cose al meglio, non può permetterselo".

La stangata è arrivata sabato quando gli uomini del Commissariato di Imola – che ieri non hanno voluto fornire notizie in merito rimandando la ricostruzione a oggi – hanno apposto i sigilli sulle vetrine del bar per 15 giorni, forti della decisione del questore e facendo leva sulla contestazione dell’articolo 100 del Tulps, il quale viene applicato – spiega la norma – in caso di "tumulti o gravi disordini", o "qualora il locale sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose". Oppure, ancora, se il comportamento costituisca "un pericolo per l’ordine pubblico". Una decisione che viene contestata fortemente da Camilla la quale si è già rivolta a un legale e presto fornirà la versione dei fatti alla polizia. "Chiudere 15 giorni – riprende – sarebbe una mazzata tremenda, soprattutto in un periodo storico come l’attuale. Abbiamo appena ricevuto una bolletta della luce di 9.200 euro, lo scorso anno nello stesso periodo era di poco sopra le tremila. Vogliamo chiarire al più presto la situazione".

La titolare, poi, si dice addirittura pronta a cambiare gli orari in futuro. "Valutiamo riduzioni per continuare sì a dare un eccellente servizio, ma allo stesso tempo a vivere bene perché questi episodi non ci appartengono. Stiamo pensando – conclude – di chiudere la notte se necessario, o nei weekend fare solo asporto. Vediamo. Cosa certa è che non vogliamo più nessun problema perché il Noir è un locale sano, pulito e con gente e clienti per bene".