Carenze d’organico, la Cisl: "No ai conflitti, lavorare insieme"

Dopo le schermaglie tra Uil e Cgil, anche la Cisl interviene sul tema dei rinforzi degli organici ospedalieri. "Quanto accaduto nelle ultime settimane a proposito dell’Azienda Usl di Imola (annunci di assunzioni urgenti poi non avvenute), ci consegna una riflessione che vorremmo andasse oltre la mera polemica tra sigle sindacali – commentano Enrico Bassani, segretario generale Cisl Area metropolitana bolognese, e Stefano Franceschelli, segretario generale Cisl Fp Area metropolitana bolognese –. Come dimostra l’accordo a partire da ottobre, per la stabilizzazione del personale ‘precario Covid’ della sanità emiliano romagnola, le fughe in avanti non servono a nessuno, ma proprio a nessuno. E rivelano un respiro corto, cortissimo".

Il riferimento è alla Cgil, accusata anche dalla Uil di non aver portato a casa i risultati annunciati in un tavolo separato con il direttore generale dell’Ausl e con il sindaco Marco Panieri. "I tempi straordinari che viviamo e che a settembre ancor più vivremo richiedono il massimo di attenzione – proseguono dalla Cisl – e in questo senso adottiamo atti ed azioni di responsabilità, non mettendo altra benzina sul fuoco invitando tutti ad agire e lavorare, insieme, nel senso di un patto sociale del territorio di Imola. Occorre comprendere quale Azienda Usl vogliamo nei prossimi anni ad Imola e con quale modello di relazioni tra parti sociali, a partire dalla sanità, la cui conflittualità non può essere considerata un fatto ineluttabile".