Imola, centro massaggi a luci rosse. Due denunciate

Blitz della Polizia in un ‘laboratorio’ gestito da cinesi

L’apposizione dei sigilli a un centro estetico chiuso dalla Polizia per sfruttamento della prostituzione

L’apposizione dei sigilli a un centro estetico chiuso dalla Polizia per sfruttamento della prostituzione

Imola, 2 marzo 2019 - Sembrava un centro estetico, ma in realtà offriva massaggi un po’ speciali. Nel centro della città, la struttura offriva infatti servizi di relax a tutto tondo proponendo una ricca lista contenente anche prestazioni sessuali, dietro l’attenta gestione di donne cinesi.

A smascherare il presunto centro di bellezza sono stati gli uomini del Commissariato di Polizia imolese, che avevano avviato un’indagine per controllare la regolarità di una donna di 28 anni, di nazionalità cinese. La straniera, infatti, aveva da poco richiesto il rinnovo del permesso di soggiorno, ma una documentazione poco chiara aveva insospettito i poliziotti che, alla luce dei fatti, hanno deciso di pedinare la richiedente.

Appostati all’esterno della struttura, lunedì scorso intorno alle 19.30, gli agenti hanno osservato l’andirivieni fermando qualche cliente, per poi imbattersi proprio nella donna che stavano seguendo, la quale è stata invitata a rientrare nel presunto centro estetico da cui era appena uscita.

Una volta dentro, sono state individuate altre due donne cinesi, di 42 e 45 anni, entrambe in abiti succinti così come la protagonista della vicenda. Durante il controllo, la ventottenne ha cercato di defilarsi ma, prontamente fermata, è stata trovata con addosso un involucro contenente quattro profilattici usati e alcuni fazzoletti di carta stropicciati. Anche la quarantaduenne è stata ‘pizzicata’ mentre cercava di disfarsi di un preservativo utilizzato. La terza donna, invece, è rimasta in silenzio e in disparte.

In seguito a perquisizione, sono stati rinvenuti in un cassetto 1.165 euro, importo sequestrato poiché ritenuto probabile provento dell’illecita attività. Sono state trovate, inoltre, soltanto due fatture relative agli ultimi due giorni, nonostante il viavai riscontrato. Le tre donne sono state così accompagnate in Commissariato per il fotosegnalamento; la quarantaduenne e la ventottenne sono state denunciate per sfruttamento della prostituzione.

Dalla banca dati è emerso che la cinese indagata era già stata denunciata per sfruttamento della prostituzione dalla Polizia di Lugo e aveva, poi, patteggiato la pena inflitta dal Tribunale di Ravenna. Secondo quanto ricostruito dagli agenti di Imola, le tariffe del presunto centro estetico andavano dai 30 euro per un vero massaggio ai 40 del ‘servizio’.

Le indagini sono tuttora in corso per accertare le responsabilità del titolare della licenza del centro, che risulta essere un cittadino cinese residente in Nord Italia, e per procedere all’eventuale chiusura della struttura. Nell’aprile 2015 i carabinieri avevano chiuso un altro centro massaggi (e non solo) gestito da cinesi, in città.