"Cerchiamo altre famiglie che accolgano i profughi"

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Sono saliti a 127 i profughi ucraini - metà donne e metà bambini - giunti fino a ieri nel territorio di Castel San Pietro, di cui si stanno prendendo cura i volontari del - Centro operativo comunale di Protezione Civile che ha fatto il punto della situazione. "È urgente la necessità di reperire altre famiglie disposte a offrire ospitalità per condividere lo sforzo di quelle che generosamente da oltre un mese lo stanno già facendo – afferma il sindaco Fausto Tinti –. Facciamo appello al grande cuore delle famiglie castellane. Abbiamo bisogno di trovare altre collocazioni temporanee disponibili per almeno uno o due mesi, che potranno essere utilizzate anche a rotazione, per continuare ad ospitare quei profughi che non necessitano, o per i quali al momento non c’è la disponibilità di un alloggio a lungo termine. Precisiamo che non è possibile accogliere minori non accompagnati, ma solo mamme con bambini".

"127 persone da accogliere e da gestire sono un numero davvero alto per la nostra comunità – sottolinea il sindaco – Sappiamo che altri castellani stanno autonomamente continuando a invitare altri parenti e amici ucraini e a prendersene cura direttamente. Rendiamo onore alla loro generosità, ma l’amministrazione comunale con le forze e le risorse che ha a disposizione non è in grado di gestirne altre".

Intanto, se arriveranno le necessarie autorizzazioni da Roma, dovrebbe iniziare da metà della prossima settimana il graduale trasferimento di 44 persone, che si trovano in ospitalità temporanea presso famiglie castellane, in altri alloggi gestiti dal consorzio Arcolaio (l’associazione Arc en Ciel si sta occupando della sistemazione degli immobili). Queste persone saranno trasferite in cinque appartamenti a Poggio e in due appartamenti disponibili a Castel San Pietro.