Ci aspetta una doppia sfida per la libertà

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Marco

Signorini

Due ’partite’ decisive. Sono quelle che si giocheranno da novembre a marzo e che, con tutta probabilità, decideranno il futuro del nostro Paese e dell’intero continente. La ’semifinale’ è quella contro il Covid, avversario microscopico che ci ha messo alle corde per oltre due anni.

In questo momento, grazie alla copertura vaccinale e all’immunità di gregge, il virus sembra avere un potenziale meno offensivo, ma la parola d’ordine è restare in guardia. Sappiamo infatti bene che questo tipo di malattia il ’peggio’ lo dà nella stagione invernale. Le restrizioni sono praticamente andate tutte in archivio ma, come ripetono gli esperti, è fondamentale che chi è fragile, per motivi di età o di malattia, non rinunci all’opportunità di vaccinarsi con un preparato tra l’altro aggiornato.

E’ infatti fondamentale che la ’squadra Italia’, dove ci troviamo tutti a ’giocare’, si faccia trovare pronta e concentri tutti i suoi sforzi per la ’finalissima’, la gara della vita. Un ’mondiale’ dove la coppa ha il nome di ’libertà’.

La sfida più difficile è infatti quella della guerra in Ucraina che, con tutta probabilità,

si deciderà in inverno.

Se l’Europa e l’Occidente sapranno restare uniti e essere

’resilienti’, superando

gli egoismi nazionali, ci sono buone probabilità che ci aspetti una primavera meno difficile. Se invece ognuno deciderà di andare per la propria strada le possibilità

di sconfitta aumenteranno esponenzialmente. Fondamentale, infine, per avere chances di successo,

è che il nemico microscopico con cui abbiamo già combattuto non rialzi la testa perché, se ci trovassimo

a combattere su due fronti,

la situazione si farà molto difficile.