Imola, "Le condizioni igieniche del commissariato sono un disastro"

Longhi del Sap: "Dopo i piccioni morti e i topi che scorrazzano, ora ci si mettono anche gli scarafaggi"

La sede del commissariato di polizia di Imola in via Mazzini

La sede del commissariato di polizia di Imola in via Mazzini

Imola, 15 giugno 2018–Gli agenti di polizia in servizio nella struttura di via Mazzini, che ospita il commissariato e il distaccamento della stradale, lavorano in «condizioni igienico-sanitarie a dir poco disastrose». La denuncia – l’ennesima per quanto riguarda gli spazi cittadini intitolati a Taddeo della Volpe – arriva da Andrea Longhi, segretario regionale del Sindacato autonomo di polizia, che da tempo si batte nel tentativo di migliorare la situazione all’interno della caserma.

«Dopo gli innumerevoli piccioni morti e in stato di decomposizione che spesso troviamo a terra o appesi all’alta recinzione posteriore – protesta Longhi –, ai topi che scorrazzano liberamente per cortili e garage, alle erbacce infestanti che prosperano lungo i muri del fabbricato, ora cominciano a prosperare anche scarafaggi, blatte ed altri insetti, potenziali trasmettitori di malattie, che non dovrebbero essere certo presenti in strutture dello Stato preposte anche all’accoglimento del pubblico».

Insomma, dopo che in passato le proteste del Sindacato autonomo di polizia si sono concentrate sull’inadeguatezza strutturale del commissariato e sulle difficoltà in caso di black-out (oltre alle criticità croniche dal punto di vista degli organici), ora il Sap torna sulla questione salubrità degli ambienti di via Mazzini. «Purtroppo – osserva Longhi – i tagli dettati dalla spending review, che negli ultimi anni hanno influito negativamente anche su quella, non consentono nemmeno più la minima igiene pubblica che non dovrebbe nemmeno essere discutibile».

Per dare un’idea del «pessimo stato» in cui si trova la caserma imolese, viene portata all’attenzione l’intesa siglata con la ditta di pulizie che lavora nella struttura che ospita commissariato e distaccamento della polizia stradale. «La Prefettura di Bologna ha contrattualizzato con la ditta 6 ore di lavoro settimanali per un solo addetto a fronte di 3000 mq da tenere puliti», fa sapere Longhi. In pratica, «nemmeno la più abile delle massaie – osserva il segretario regionale del Sap – riuscirebbe anche solo a spazzare l’equivalente di 30 appartamenti da 100 mq in sole 6 ore settimanali».

Detto questo, Longhi si dice «consapevole che un ulteriore impegno non lo si può certo chiedere all’unica addetta alle pulizie»; ma confida che, dopo questa ennesima segnalazione, «l’amministrazione disponga una disinfestazione generale che – conclude il Sap – possa consentire almeno di tamponare questo stato di inaccettabile degrado».