Consorzio Blu corre ai ripari "Operatore allo Scarabelli"

Servizi educativi, la presidente scrive alla mamma del ragazzo senza sostegno "Lavoreremo intensamente e con passione per evitare altri disguidi"

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Il ragazzo disabile iscritto in prima superiore allo Scarabelli, che non aveva potuto iniziare l’anno scolastico in quanto non gli erano state garantite le 16 ore di supporto di un educatore scolastico in aggiunta alle 14 con un insegnante di sostegno, potrà finalmente tornare in classe. Lo annuncia Katia Ceccarelli, presidente di Consorzio Blu, cooperativa sociale che si è aggiudicata l’appalto per i servizi di inclusione a lungo affidati alle imolesi Seacoop e Solco. Allo studente è stato dunque assegnato un operatore, così come suo diritto. E così come aveva chiesto ieri, attraverso una lettera aperta, la mamma del ragazzo, che aveva ricordato come la figura di un educatore avesse sempre accompagnato fin qui il percorso scolastico di suo figlio.

"Lavoreremo intensamente e con passione per evitare possano verificarsi disguidi e tutto possa andare al meglio – spiega Ceccarelli in una lettera indirizzata alla signora –. Ovviamente non abbiamo la pretesa che possa accordarci la sua fiducia all’inizio del nostro comune percorso, tuttavia sin da subito potrà constatare che troverà la nostra porta sempre aperta e se lo vorrà, incontrerà persone disponibili ad ascoltare ed adoperarsi per risolvere insieme le difficoltà che si dovessero presentare".

La presidente di Consorzio Blu, che contesta la ricostruzione secondo la quale sarebbe stata una "offerta al ribasso a scapito delle caratteristiche previste dal Comune" a consentire alla cooperativa di aggiudicarsi l’appalto "sulla pelle dei bambini", coglie poi l’occasione anche per rispondere alle critiche avanzate dalla mamma dello studente in merito alla gestione dei servizi di integrazione scolastica.

"Purtroppo i termini necessari per esperire la gara hanno estremamente compresso i tempi operativi per l’attivazione dei servizi limitandoli a pochissimi giorni, peraltro contraddistinti da un clima decisamente sfavorevole alimentato dal proliferare e rincorrersi di notizie destituite di fondamento o fortemente distorte – afferma Ceccarelli –. Ciò ha determinato alcuni disagi di cui ci scusiamo. Potrà convenire tuttavia che prestazioni complesse non possono essere valutate considerando l’esperienza di un paio di giorni, specialmente se si tratta della prima e seconda giornata in assoluto".

E ancora: "Servizi di supporto così delicati non potranno che continuare ad essere progettati e costruiti anche in futuro con il contributo attivo del terzo settore, delle associazioni, del volontariato e delle parti interessate, nel rispetto dei principi di sussidiarietà, senza dimenticare tuttavia che non esiste una sola cooperazione, una sola associazione e nemmeno un’unica forma di volontariato. Non vi è alcun motivo – conclude la presidente di Consorzio Blu – per ritenere che quanto è stato finora realizzato nel tempo, venga soppiantato da una mera fornitura di manodopera".