Coronavirus Imola, appello dell'Avis. "Continuate a donare il sangue"

Il presidente Mambelli: "Sospensione solo in caso di raffreddamento e febbre. Il nostro sistema è sicuro"

Coronavirus, al pronto soccorso con le mascherine (Foto Isolapress)

Coronavirus, al pronto soccorso con le mascherine (Foto Isolapress)

Imola (Bologna), 26 febbraio 2020 – "Andiamo a donare senza alcun timore” perché “il Coronavirus non è un pericolo per chi decide di donare sangue o riceverlo”. E’ l’appello del presidente Avis di Imola, Fabrizio Mambelli che invita a continuare a rivolgersi alla struttura cittadina con la massima diligenza, responsabilità e senso civico.

Leggi anche Coronavirus, aumentano contagi e vittime - La situazione in Emilia RomagnaCome si cura - Le differenze con l'influenza - Come difendersi “I donatori devono comportarsi come sempre - raccomanda Mambelli -, seguendo il fondamentale criterio dell'autosospensione in caso di sintomi da raffreddamento e febbre o altri sintomi simili. Si dona il sangue solo quando si è in buona salute, quindi è opportuno avere la sensibilità di comunicare alla struttura trasfusionale se tali sintomi sono comparsi nei 15 giorni dopo la donazione. A tutti i donatori raccomando di informare il servizio trasfusionale di riferimento in caso di comparsa di sintomi compatibili con l'infezione da 'Coronavirus' o in caso di diagnosi, nei 14 giorni successivi ad una donazione. Vige il principio di massima precauzione, ma è importante ribadire che il nostro sistema trasfusionale è sicuro e di qualità”. Dall’Avis di Imola informano, inoltre, che non sono state documentate trasmissioni mediante la trasfusione di emocomponenti e non è noto alcun rischio di trasmissione trasfusionale, ma in linea con le indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità sono state rafforzate le misure di sorveglianza anamnestica sul donatore di sangue. I criteri di esclusione dalla donazione sono: soggiorno in area interessata nei 28 giorni precedenti, soprattutto se vi sono stati contatti personali con soggetti confermati o potenzialmente infetti, specie se con sintomi simil-influenzali, ma anche in fase ancora asintomatica; presenza di sintomatologia simil-influenzale. I sintomi più comuni sono febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie. Il periodo di incubazione è attualmente stimato in 3-14 gg. In questo caso, è competenza e responsabilità del medico l'ammissione o meno alla donazione. “Provvederemo ad aggiornare in tempo reale i donatori - conclude Mambelli -, qualora dovessero arrivare indicazioni differenti dalle istituzioni nazionali, regionali e comunali”.

Coronavirus, come comportarsi