Danni dei cinghiali, Gal in campo Contributi a fondo perduto per installare recinzioni protettive

Il presidente Rabboni: "In prima linea per tutelare gli imprenditori agricoli"

Il consiglio di amministrazione del Gal dell’Appennino Bolognese ha deliberato la concessione di 27 contributi a fondo perduto ad altrettante imprese agricole che avevano presentato domanda di finanziamento, sull’apposito bando pubblico, per l’acquisto di sistemi di protezione – per allevamenti e campi coltivati – dai danni provocati dalla fauna selvatica: principalmente cinghiali, caprioli, daini e cervi. Il finanziamento concesso ammonta complessivamente a 532.427 euro e copre il 100% delle spese documentate per l’acquisto dei materiali di scopo, fino ad una cifra massima ammissibile di 30.000 euro per singolo intervento.

Gli interventi finanziati riguardano prevalentemente l’acquisto di recinzioni perimetrali, metalliche o elettriche a bassa tensione.

Le imprese agricole beneficiarie operano nelle quattro principali valli appenniniche bolognesi: Santerno-Sillaro (6), Reno-Setta (9), Lavino-Samoggia (8), Savena-Idice (4). In particolare, nel nostro territorio, i contributi riguardano un’azienda di Casalfiumanese e quattro di Fontanelice. Il presidente del Gal Tiberio Rabboni chiarisce intanto la finalità dell’iniziativa: "Questi 27 interventi di protezione dai danni provocati dalla fauna selvatica si aggiungono ai 26 finanziati qualche tempo fa, sempre dal Gal dell’Appennino Bolognese, ed anticipano quelli che potranno essere finanziati a breve nell’annunciato bando regionale sullo stesso argomento – osserva Rabboni –. Come Gal stiamo cercando di dare il nostro contributo alla tutela delle attività in campo ed allevatoriali. I risultati dei due bandi ci dicono che questo contributo è stato opportuno e, soprattutto, che è stato apprezzato dagli agricoltori. Ci dicono anche però, che la questione deve essere affrontata con maggiore efficacia sul fronte faunistico- venatorio. La densità della fauna selvatica in Appennino va riportata a livelli compatibili con la permanenza delle attività agricole e con la sicurezza delle strade".