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Essere nel giusto e avere ragione: c’è differenza

Si sa, le parole sono strumenti molto potenti e vanno maneggiate con cura. Con le parole si possono avvicinare o allontanare le persone, ferirle nel profondo oppure aiutarle a vivere meglio. Tante persone usano le parole per aiutare gli altri, ma molte altre le utilizzano in modo contundente per avere sempre ragione. Con le prime è un piacere averci a che fare, mentre con le seconde anche la cosa più semplice diventa un’impresa. Quelli che vogliono avere sempre ragione, se fanno un errore, lo giustificano dicendo che "solo chi fa le cose rischia di sbagliare". E io sono anche d’accordo. Peccato però che queste persone siano le stesse che quando l’errore lo fanno gli altri si lasciano andare a ogni tipo di critica. Quelli che hanno sempre ragione loro, se sono in ritardo a un appuntamento, si giustificano dicendo che è colpa di qualcun altro. Se sono in ritardo gli altri però è perché non si sanno organizzare. Quando le persone che hanno sempre ragione hanno successo in qualcosa è esclusivamente grazie alle loro abilità. Se invece sono gli altri a raggiungere un traguardo è solo una questione di fortuna. Quando i “sempre ragione” vengono scoperti a non rispettare le regole, si giustificano dicendo che sono le regole a essere sbagliate. Se invece sono gli altri a non rispettarle, invocano per loro una punizione esemplare. Quando i sempre ragione cambiano idea, se la cavano tirando fuori il famoso tormentone secondo cui “soltanto gli stupidi non cambiano mai idea”. Quando però sono gli altri a cambiare idea, pur a ragion veduta, li accusano di essere inaffidabili e di non mantenere la parola data. Alla fine si può avere ragione oppure sbagliarsi, l’importante è essere onesti con sé stessi. Tempo fa ho letto una frase che mi ha colpito molto: "Preoccupati di essere giusto, non di avere ragione".

Davide Dalfiume