Ex Cementubi, sanata la ‘ferita’ urbanistica

Superata la fase del fallimento dell’impresa edile, ora i proprietari degli edifici residenziali possono finalmente ottenere l’agibilità

Migration

Semaforo verde per l’area di via Scania-Moro dov’è in fase di realizzazione l’attesa rotonda e per concludere le opere interne al piano particolareggiato ex Cementubi. La giunta ha approvato la variante al Piano particolareggiato di iniziativa privata relativo al comparto residenziale, che di fatto conclude un procedimento urbanistico aperto da moltissimi anni. Il blocco del procedimento aveva a sua volta, come sottolinea il sindaco Fausto Tinti che ha la delega all’urbanistica, "bloccato ai tanti cittadini residenti la possibilità di completare le pratiche edilizie volte ad ottenere l’usabilità delle loro abitazioni". Il Piano particolareggiato di iniziativa privata relativo a questa zona residenziale era stato approvato dal consiglio comunale nel lontano giugno 2003, e dopo pochi mesi era stata sottoscritta la convenzione urbanistica attuativa fra il Comune e la Cooperativa San Giuseppe. Proprio le procedure fallimentari della San Giuseppe, però, si sono protratte per anni, e così se da una parte era stato possibile completare la parte relativa ai fabbricati residenziali e buona parte delle urbanizzazioni interne, era impossibile realizzare la rotonda tra le vie Scania e Moro, struttura inserita nella convenzione e a carico proprio del soggetto attuatore, la San Giuseppe appunto.

"Con questa approvazione – aggiunge il sindaco – l’amministrazione completa un percorso di alcuni anni volto a dare una fisionomia definitiva al comparto residenziale, con la realizzazione della rotatoria Scania-Moro (già completata e in attesa solo di rifiniture già programmate), la presa in carico da parte del Comune di tutte le aree pubbliche per la loro gestione e anche la regolarizzazione dello stato edilizio delle residenze, con anche la possibilità di usufruire quindi della norma regionale che prevede la trasformazione dei sottotetti in superficie abitabile". La variante era stata presentata nel dicembre del 2017 dai proprietari privati delle unità abitative realizzate all’interno del comparto urbanistico, in sostituzione di quella del 2008 che era invece stata bocciata per mancanza della definitiva regolarità formale dei documenti presentati. Con l’approvazione della variante si è stabilito che le somme di futuro introito costituite dal credito residuo saranno destinate a interventi di miglioramento del sistema di accessibilità viaria e ciclopedonale, e che il Comune si farà ora carico di tutti i costi progettuali e di intervento sia per il completamento delle opere di urbanizzazione interne al comparto, sia per la sistemazione del nodo viario Scania-Moro, dove appunto si sta completando la realizzazione della rotonda, per un importo complessivo di oltre 100 mila euro.

c. b.