Formula 1 Imola 2020, Estense. "Gran premio, indotto ben oltre i tre milioni"

Selvatico Estense (Formula Imola): "Bene lo studio di Jfc, ma ci sono anche cibo e merchandising. E il ritorno d’immagine è incalcolabile"

Uberto Selvatico Estense, presidente di Formula Imola

Uberto Selvatico Estense, presidente di Formula Imola

Imola, 2 settembre 2020 - L’indotto generato dal Gran premio di Formula 1 dell’Emilia-Romagna del 31 ottobre-1° novembre va ben oltre i tre milioni di fatturato garantito al solo settore ricettivo. Lo rimarca il presidente di Formula Imola, Uberto Selvatico Estense, a pochi giorni dalla presentazione dello studio della società faentina Jfc, che ha stimato appunto in tale cifra la quantità d’ossigeno in entrata nelle purtroppo asfittiche, di questi tempi, casse degli albergatori del territorio.

Premette l’assenza di velleità polemiche, su questo versante, il numero uno dell’Autodromo. Del resto, è lui il grande fautore di quel ritorno delle monoposto in riva al Santerno reso possibile dall’emergenza sanitaria, dai soldi della Regione, del Con.Ami e del Comune (in ordine di entità del bonifico); ma per il quale entro certi limiti è stato utile, nel suo piccolo, anche il pungolo della Lega. "Il valore di un marchio che gira in tutto il mondo per eventi di questo tipo è di oltre 30 milioni – ragiona Selvatico Estense, portando come esempio le analisi relative ai Gran premi di Formula 1 della scorsa stagione –. Non si può nemmeno ipotizzare quanto costerebbe, per Imola, investire in un’analoga campagna pubblicitaria. E poi nell’indotto bisogna considerare i milioni di euro movimentati tra aeroporti, facchinaggio e team; ma soprattutto l’apporto dei fan". Sì perché tutti ormai danno per scontato come, sulla scorta dei 10mila spettatori giornalieri concessi in deroga dalla Regione a Misano per la MotoGp (mentre per l’ormai imminente gara di F1 al Mugello ci si limiterà a 3mila), anche a Imola si possa arrivare ad aprire i cancelli a un numero di tifosi quantomeno analogo a quello della Riviera. Per la gioia di bar, ristoranti e negozi vari. "Se spenderanno in media 100 euro ciascuno per mangiare, muoversi e comprare magliette o cappellini – prosegue Selvatico Estense ipotizzando uno scenario con le porte aperte ma senza i pienoni del passato –, avremo un ulteriore milione di euro di indotto. Infine, c’è il tema della creazione dei posti di lavoro, penso innanzitutto agli addetti alla sicurezza, che si erano persi con il lockdown". Per conoscere i numeri però ci sarà tempo. "Da contratto, dovremo rendicontare a Liberty Media il ritorno economico garantito dal Gp – rivela il presidente di Formula Imola –. Siamo contenti dello studio di Jfc, che va proprio in questa direzione, e ci sarà utile per sapere alla fine quale sarà il ritorno per gli albergatori locali". Nel frattempo , mentre in settimana i soci del Con.Ami torneranno a riunirsi per deliberare sull’organizzazione del Gran premio, dalle parti del circuito si lavora in vista dello storico weekend del 31 ottobre-1°novembre. "La costruzione del centro medico ha avuto una bella accelerazione – fa sapere Selvatico Estense –. E ringrazio il presidente del Con.Ami, Fabio Bacchilega, per averlo permesso grazie alla sua supervisione. La struttura sarà pronta per la gara e diventerà un altro lascito importante della Formula 1, visto che potrà essere usata come poliambulatorio sportivo. Così come la riasfaltatura del paddock Rivazza ci permetterà di ripartire con le attività guida sicura che avevano abbandonato Imola a causa del manto degradato". Infine, il lavoro sul fronte della sicurezza. "Avere vari ingressi separati per le singole tribune ci facilita le cose – conclude il presidente di Formula Imola –. Le utilizzeremo tutte, aggiungendo probabilmente anche delle strutture temporanee in modo da muoverci a blocchi di mille spettatori. Sarà fondamentale l’impegno di tutti".