Giardino Rambaldi, ecco il nuovo maxi-piano

Il Comune potenzia il progetto di restyling fino a 1,3 milioni e lo candida ai fondi Pnrr. Il sindaco: "Un crocevia delle eccellenze cittadine"

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Da semplice restyling a progetto di riqualificazione da 1,3 milioni pronto per essere candidato ai fondi del Pnrr. Il piano di recupero del giardino Rambaldi, nel cuore del centro storico, fa un deciso salto di qualità. E abbraccia ora anche il museo San Domenico. Così ha deciso ieri la Giunta, all’indomani dell’incontro con l’Università di Bologna e con il comitato Amici di San Domenico.

Previsto in particolare un ridisegno del selciato e delle aiuole che "ne mantenga il carattere curvilineo romantico, ma prediliga pavimentazioni permeabili e semipermeabili – spiegano dal Comune – nell’ottica di una generale sostenibilità ambientale e per l’aspetto della sicurezza e fruizione dell’intera area". In questa ottica, nei piani del Municipio sarà "fondamentale il censimento della vegetazione e del suo stato", sia per quanto riguarda gli alberi che i prati.

Verrà fatto anche un lavoro sulla pavimentazione che, sempre nelle intenzioni della Giunta, "garantirà un maggior respiro agli apparati radicali delle piante soprattutto in alcune zone dove il pavimento in asfalto denota dissesti". Spazio poi all’installazione di una rete hot-spot wifi per la connessione Internet, all’impianto di videosorveglianza e a strumenti specifici per "assicurare un’adeguata esperienza di visita alle persone con disabilità motoria, sensoriale o cognitiva". Infine, se il piano andrà in porto, arriveranno anche pannelli informativi con qr-code che permettono di ampliare e approfondire le informazioni sul giardino e il museo, nonché un’audioguida.

"C’è grande soddisfazione per essere riusciti a candidare ai fondi Pnrr anche questo progetto, dopo quello del Parco delle Acque Minerali – commenta il sindaco Marco Panieri –. Per questo ringrazio la macchina comunale e tutti i tecnici coinvolti, per l’importante lavoro che ha consentito la candidatura di questi due progetti di rilevante interesse storico culturale per la città".

La candidatura ai fondi del Pnrr del giardino Rambaldi e della piazzetta Scarabelli, conosciuti con l’appellativo di giardini di San Domenico in virtù della presenza del museo e del ristorante stellato omonimi, è stata formalizzata come detto ieri mattina. Ed è giunta al termine di un iter che ha visto l’arrivo del decreto del ministero della Cultura che definisce la tutela di rilevanza storico-culturale del giardino stesso.

"Oggi possiamo pensare a rigenerare un’area di grande importanza e crocevia di vere eccellenze per la città – assicura il sindaco Panieri –. Nel progetto di rigenerazione, un ruolo importante è stato svolto e lo sarà anche in futuro dal coinvolgimento del comitato Amici di San Domenico, nell’ottica di partecipazione e di una progettazione condivisa che vede insieme al Comune come attore principale anche la facoltà di Verde ornamentale dell’Università di Bologna".

Come si diceva all’inizio, il progetto di recupero del giardino era inserito anche all’interno del piano delle opere pubbliche del Comune: 300mila euro per una riqualificazione che teneva conto però solo di un semplice (per quanto importante e auspicato dai residenti della zona) piano di restyling.

"Ora invece – ricostruisce il primo cittadino – l’intervento di riqualificazione candidato al Pnrr, per un importo pari a 1,3 milioni di euro, vede una progettazione più ampia, con il coinvolgimento anche del museo di San Domenico, per creare un nuovo legame con il suo ingresso, più appropriato, nuovi interventi sul verde e sugli arredi, un sistema di videosorveglianza e sistemi tecnologici innovativi. Un grazie alla Sovrintendenza per il confronto continuo fin qui svolto e per quello futuro, nell’indirizzo alla vocazione conservativa dei luoghi, una volta messo a punto il progetto esecutivo".