Gp Imola 2021, l'assessore Penazzi: "Nel 2022 col grande pubblico"

L’assessore all’Autodromo a due settimane dalla gara: "Cartelloni in centro tra storia e presente. Vogliamo sia l’inizio di un bel viaggio"

L’assessore all’Autodromo, Elena Penazzi

L’assessore all’Autodromo, Elena Penazzi

Imola, 4 aprile 2021 - A due settimane esatte dall’accensione dei semafori, l’assessore all’Autodromo, Elena Penazzi, fa partire ufficialmente il conto alla rovescia verso il Gran premio di Formula 1 (denominazione completa "del made in Italy e dell’Emilia-Romagna" con Pirelli title sponsor), di domenica 18 aprile. E proprio nelle ore in cui il paddock dell’Enzo e Dino Ferrari ha cominciato ad animarsi, con i primi mezzi che sono entrati in azione, la titolare della delega al circuito nella Giunta del sindaco Marco Panieri guarda ai preparativi dei prossimi giorni ("Presto in centro arriveranno i cartelli che ricordano passato e presente della F1"), ma con lo sguardo sempre rivolto al 2022. Per il prossimo anno, infatti, la Penazzi sogna già di vedere un circuito aperto al pubblico e "con la Rivazza piena". E nel frattempo avverte: "Il Circus non torna qui perché c’è il Covid, ma perché si è lavorato bene. La situazione è molto diversa da quella del 2020. Adesso, con l’aiuto del Governo e della Regione, vogliamo che Imola torni a essere un appuntamento stabile del Mondiale". Assessore Penazzi, tra due domeniche a Imola sarà di nuovo Gran premio di Formula 1. È maggiore la soddisfazione di ospitare la seconda gara mondiale in meno di sei mesi, dopo il ritorno dello scorso novembre, o è più la delusione di doverlo fare ancora a porte chiuse? "Da ottimista quale sono, devo dire che è più la felicità di riabbracciare il Circus. Poi mi dispiace tantissimo per l’assenza di pubblico, in particolare quella dei tifosi imolesi. So quanto avrebbero voluto essere in tribuna: per settimane, quando mi incontravano per strada, non mi chiedevano altro. Lo sento che, dopo tanti anni, ci tenevano davvero. E da un lato devo dire che mi sarebbe piaciuto non essere così rigorosi, ma effettivamente siamo in una situazione nella quale speravo che, arrivati a questo punto dell’anno, non fossimo. Dall’altra parte, però, stiamo preparando contenuti multimediali in grado di dare una grande visibilità al territorio rendendolo protagonista e di permettere al pubblico a casa di godere di tutto quello che succede attorno al Gran premio. Avere accanto a noi i marchi Motor Valley e made in Italy aiuta molto. Ci consentiranno di dare un senso prospettivo che potremo spendere in futuro". Crede dunque che valga la pena investire tanti milioni in un evento senza pubblico? "Sì. È un discorso che va oltre le porte chiuse o aperte. L’accordo tra la Regione e il ministero degli Affari esteri riguarda la comunicazione in 26 Paesi esteri. Non parliamo di 80mila o 100mila spettatori, che pure sono dispiaciuta di non vedere in tribuna, ma di milioni di persone in giro per il mondo. Tutti vedranno un contenuto, quello prodotto da questo Gran premio, che rappresenta la ripartenza e ci consente di vedere oltre un periodo terribile. E lo fa mettendo al centro un territorio che, così come con la MotoGp a Misano, attraverso la Motor Valley porta un pezzo di made in Italy nel mondo. E questa è economia, non sono ‘solo’ macchine che corrono in un circuito". Come si preparerà Imola all’evento del 16-18 aprile? "Dalla settimana prossima, la Formula 1 sarà ‘visibile’ in città. Avrei voluto fosse così anche a novembre, quando pure siamo riusciti a fare molto grazie alle luminarie in centro storico con le frasi di Ayrton Senna. Oltre alla loro riaccensione, entro pochi giorni arriveranno una serie di cartelloni. Sarà un bel richiamo, tra storia e presente". Poi c’è il tema della sicurezza, a partire dall’esigenza di rafforzare i controlli per evitare assembramenti a ridosso dell’Autodromo come quelli visti nel 2020. "Abbiamo già fatto una riunione con le forze ordine. A novembre ci siamo ‘ritarati’, visto che dopo 14 anni eravamo un po’ tutti arrugginiti. In quell’occasione, siamo andati meglio la domenica rispetto al sabato; mentre stavolta avremo un giorno più visto che ci sono anche le prove libere del venerdì. Quest’anno ci siamo organizzati al meglio, con interventi pronti già dal giovedì sera. Sarà tutto coordinato e tranquillo". All’interno dell’Autodromo sarà invece importante anche preservare la ‘bolla’ degli addetti ai lavori. "Verrà rispettato il protocollo della Formula 1. Come sempre accade in questi casi, sono loro che assumeranno il controllo in quei giorni e sanno bene cosa fare, visto che in questi mesi hanno sempre saputo gestire bene quelli che erano inizi di focolaio. Oltre ai molti addetti che si sono già vaccinati in Bahrain, servono tamponi negativi per accedere al paddock e, in caso di positività al Covid, i pass per entrare nell’impianto si smagnetizzano automaticamente". Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha già detto che si augura un ritorno del Gran premio di Formula 1 a Imola anche nel 2022, ma stavolta con tanti tifosi in tribuna. È anche il suo auspicio? "Non lavoriamo certo solo per quest’anno, ma per ospitare la Formula 1 anche in futuro. E mi piacerebbe che anche le opposizioni lo capissero. È un evento che vogliamo tenerci stretto, anche se farlo senza aiuti sarebbe impossibile. Imola, da sola, una macchina così non la può avere. Per questo dobbiamo ringraziare Regione e Governo della riuscita dell’operazione. Penso però che, se andiamo bene quest’anno, potrebbe essere l’inizio di un bel viaggio. Credo che avere di nuovo stabilmente la Formula 1 nella nostra città sia la cosa più bella. E io poi, visto sempre che sono ottimista, sogno già un Gran premio con la Rivazza piena nel 2022…".