Il turismo scommette su Vasco

Grande attesa per il concerto del 28 maggio. Benni: "Per hotel e ristoranti i segnali sono molto buoni"

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Tutto si tiene, e c’è ottimismo. "Siamo in uno stato di attesa fiduciosa, gli hotel si stanno attrezzando": così Raffaele Benni, presidente di Arialco, la società che nell’Imolese raggruppa alberghi e ristoranti di qualità. Il tema è l’attrattività di Imola, e quanto i grandi eventi possano fare da calamita per fare arrivare persone in città. Il prossimo appuntamento è con il Komandante: Vasco in concerto il 28 maggio. Le migliaia di persone che arriveranno per la musica attesa da due anni sosteranno qui? Benni è fiducioso.

"I segnali sono buoni – esordisce Benni nella sua analisi – La prossima settimana si terrà il nostro consiglio per fare il punto sulla situazione, ma un calendario di eventi nutrito come quello di quest’anno, con attività motoristiche, culturali e musica va bene: l’importante è che non si sovrappongano. Faccio notare che anche la ripresa delle fiere a Bologna ha dato un buon riscontro: d’altra parte, fino a una decina di anni fa avevamo 36 giorni impegnati, negli hotel, con quanti andavano alle fiere del capoluogo regionale. E adesso con la ripresa della normalità stiamo tornando a quei livelli. Un calendario così ‘steso’ è una bellezza, per il nostro settore, e finora il fatto che non ci siano state sovrapposizioni, come dicevo, è un bene". "Dopo il passaggio della Formula 1 – riprende Benni – c’è stato addirittura qualche ristorante che ha dovuto prendere qualche giorno di respiro: aveva lavorato tantissimo. Ma è bello così, con un clima di serenità, con la gente più distesa, con il Covid che sembra allontanarsi. Tutto quello che fa evento e smuove la situazione è positivo. Mi spiego meglio: la promozione del territorio e la notorietà lasciano una traccia dopo un evento, ma vanno messe in produzione. Devono lavorare insieme istituzioni pubbliche in primis, poi i privati, tutto in sinergia. La notorietà va usata per il futuro, mettendo in rete musei, monumenti, buona accoglienza, gastronomia. In altre parole le ore di mondovisione sono venute di riflesso, ma sono arrivate gratuitamente. Sarebbe stato impossibile avere i soldi per realizzare quella vetrina nata con la F1". Ma anche con i Mondiali di ciclismo.

Tornando ad eventi come il concerto di Vasco, "l’atmosfera generale a Imola è galvanizzata – sottolinea Benni –. D’altra parte prospettare un’offerta turistica per chi arriva qui per un concerto è tutto sommato semplice: sapendo che qui si sta bene, e lo si sa, fermarsi un po’ e andare a visitare Bologna, o Ravenna, o Firenze è ben possibile. E ci sono anche industrie che iniziano ad approfittare degli eventi per fare promozione e marketing in quei giorni, e i loro clienti poi restano qui un po’".

"Creatività, idee, intelligenza e investimenti, con l’intesa di tutti – esorta Benni –: Imola è città di transito, ma io credo si possa renderla turistica". Ne trarrebbe giovamento tutto il settore: i posti letto negli hotel a Imola e dintorni sono circa duemila. Riempirli anche per i grandi concerti in autodromo non è una montagna impossibile da scalare.

ma. mar.