Imola zona rossa: anche il circondario è in bilico

Merola chiede una stretta per tutta l’area metropolitana: nidi, materne e negozi a rischio. Ieri altri 117 contagi, tregua in ospedale

Un medico al capezzale di un paziente ricoverato in un reparto di Terapia intensiva

Un medico al capezzale di un paziente ricoverato in un reparto di Terapia intensiva

Imola, 2 marzo 2021 - A meno di una settimana dall’ingresso in zona arancione ‘scuro’, con la chiusura di scuole elementari, medie e superiori, il circondario rischia di diventare rosso. A invocare una stretta per i comuni della provincia è il sindaco metropolitano Virginio Merola, che ieri ha sentito il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. "Mi ha assicurato che si sta attivando per arrivare a provvedimenti nel giro di pochi giorni", riferisce Merola, annunciando di aver convocato per la giornata odierna la Conferenza metropolitana dei sindaci alla quale parteciperà evidentemente anche il primo cittadino di Imola, Marco Panieri. Si rischia la chiusura di nidi e materne (rimasti aperti con l’arancione ‘scuro’) e quella dei negozi considerati non essenziali.

Aggiornamento: quando va in lockdown Bologna Nel frattempo, restano ampiamente sopra quota cento nel singolo giorno, ma scendono sia in numeri assoluti che dal punto di vista percentuale, i contagi da Covid nel circondario. Su 1.360 tamponi refertati (725 molecolari e 635 antigenici rapidi), sono 117 i casi positivi registrati ieri dall’Ausl. La percentuale dei positivi sul numero di test effettuati si attesta all’8,6%, contro il 20,8% regionale. Il giorno prima, su un numero di tamponi analogo, nel circondario erano stati scovati ben 184 nuovi contagi (13,5%). Dei 117 casi di ieri (47 asintomatici e 70 sintomatici), 14 hanno fino a 14 anni e 19 rientrano invece nella fascia di età 15-24 anni. E ancora, 22 nella fascia 25-44 anni; 36 nella fascia 45-64; 26 dai 65 anni in su. Sono 43 positività sono emerse tramite tracciamento, una attraverso test sierologico. Trentuno le persone già isolate al momento del tampone 12 quelle riferibili a uno dei focolai già individuati dall’Ausl nei giorni scorsi. Ieri nessun decesso e nessun guarito, motivo per il quale il numero dei casi attivi, vale a dire quello delle persone attualmente positive al Covid nel circondario, sale a quota 1.748. Sono invece 9.324, e a questi ritmi rischia si sfondare il muro dei 10.000 nel giro di una settimana, il numero dei casi totali di Covid da inizio pandemia, che comprende anche le vittime e i guariti.

Si fermano, almeno per un giorno, i ricoveri in ospedale. Sono 70 (-2) le persone nel reparto Covid internistico del Santa Maria della Scaletta; 6 in Ecu (-2); 20 in terapia intensiva (+1, di cui 8 a Imola); 8 (invariato) nell’ospedale di comunità Covid di Castel San Pietro.