Imprese, Crif promuove il territorio imolese

Lo stato creditizio delle aziende nei Comuni della zona è migliore della media italiana. Se n’è parlato al convegno tenutosi a Boom

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"Il territorio di Imola, Lugo, Castel San Pietro Terme, Budrio, Castenaso, Medicina, Ozzano Dell’Emilia, Massa Lombarda e Castel Guelfo ha caratteristiche organiche e strutturali in grado di favorire lo sviluppo di un tessuto imprenditoriale che può competere con successo anche in condizioni congiunturali non favorevoli".

È quanto emerge da un’analisi prodotta dal colosso Crif, l’azienda specializzata in sistemi di informazioni creditizie e di business information che ha a Varignana il suo campus e che ha insediato a Osteria Grande "Boom", l’incubatore di startup già attivo ma che a breve vedrà anche l’inaugurazione ufficiale dell’edificio in fase di ultimazione nella zona industriale-artigianale della frazione.

Del tema si è parlato nel corso di un incontro promosso proprio da Boom all’autodromo di Imola, alla presenza tra gli altri, oltre che dei sindaci di Imola e Castel San Pietro, di molte associazioni di categoria e della Città Metropolitana di Bologna.

Carlo Gherardi, presidente e Ceo di Crif, ha evidenziato come la carenza di persone in possesso di competenze adeguate rappresenti un tema di crescente importanza per le aziende: tanto più le persone sono formate, quanto più è facile creare nuove iniziative, progettualità e un indotto basato su nuove idee e innovazione, a tutto vantaggio non solo delle aziende ma anche del territorio, che a sua volta diventa un punto di riferimento e di attrazione per i giovani. Tornando all’analisi prodotta da Crif, "il territorio preso in esame presenta un profilo di rischio migliore della media nazionale, con il 18% delle aziende del territorio che si caratterizza per un rating di rischio 1 (bassissimo rischio) contro una media del 9% a livello nazionale, che si traduce in un terreno fertile per lo sviluppo di filiere solide e dalle marcate potenzialità di crescita".

Si rileva, poi, che "rispetto alla media nazionale risulta decisamente migliore anche il dato sui ritardi di pagamento dei crediti commerciali, tanto che solo il 6% delle imprese del territorio salda le fatture ai propri fornitori con un ritardo superiore ai 30 giorni rispetto ai termini contrattuali, contro il 12% della media nazionale".

Il terreno è dunque fertile anche per lo sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali, con la provincia di Bologna che si posiziona al quinto posto a livello nazionale per numero di startup e piccole e medie imprese innovative. E proprio a proposito di quest’ultima voce, sono ad oggi 56 le startup e piccole e medie imprese innovative, per lo più attive nel settore IT (25% delle start-up innovative e il 21% delle piccole e medie imprese innovative), presenti sul territorio al centro dell’analisi di Crif.

Claudio Bolognesi