ENRICO AGNESSI
Cronaca

In scena il circo con animali. E si riaccende la protesta

Tendone affollato per lo show di Maya Orfei, fuori un gruppo di manifestanti "Dietro agli spettacoli si nascondono sofferenze, è ora di dire basta".

La protesta andata in scena ieri sul lungofiume davanti al tendone del circo

La protesta andata in scena ieri sul lungofiume davanti al tendone del circo

Un anno dopo l’ultimo show, il circo (con animali) è tornato in città. E sul Lungofiume si sono riviste le scene di marzo 2024. Da un lato, famiglie con bambini che, dopo il debutto di venerdì sera, anche nella giornata di ieri hanno affollato il tendone del Maya Orfei Madagascar in via Pirandello. Dall’altro, la protesta di un gruppo di animalisti contrari all’utilizzo di elefanti, zebre e tigri negli spettacoli.

Il sit-in, che verrà ripetuto sabato prossimo, alla vigilia dell’ultima giornata di show in città, è stato organizzato da due imolesi, Valeria Salvini e Elizabeth Giannelli.

"Ogni giorno, in Italia, più di 2mila animali sono costretti a esibirsi in circhi, dove la loro vita è segnata da catene, gabbie anguste, addestramenti forzati e spostamenti continui – protesta Salvini –. Dietro al tendone e alla magia degli spettacoli si nasconde una sofferenza indicibile, fatta di privazioni e maltrattamenti. E gli italiani lo sanno: secondo un’indagine Doxa, il 76% degli italiani è contrario all’uso degli animali nei circhi, e la maggioranza della popolazione è favorevole a spettacoli privi di sfruttamento, dove il divertimento non è costruito sulla sofferenza di nessun essere vivente".

E ancora: "Nel 2022, la legge-delega 106 ha previsto il superamento dell’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti, con scadenza iniziale fissata al 18 agosto 2024. Tuttavia, a causa di una proroga del governo, questa scadenza è stata posticipata di un anno, lasciando ancora in essere una condizione di sofferenza per oltre 2.000 animali. Non possiamo più aspettare. La legge deve essere attuata entro il 18 agosto 2025".

In questo contesto, la Lav e altre associazioni animaliste "stanno facendo pressioni sul ministro della Cultura, Alessandro Giuli, affinché venga subito emanato il decreto attuativo della legge 106-2022, abolendo definitivamente l’uso degli animali nei circhi – conclude Salvini – e rilanciando uno spettacolo davvero umano, che rispetti i diritti e il benessere degli animali".

Lo stop al circo in città (eccezion fatta per gli show con soli artisti) era scattato, durante il secondo mandato dell’ex sindaco Daniele Manca, dopo la drammatica fuga della giraffa Alexandre, nel settembre 2012, culminata con la morte dell’animale stroncato da un infarto dopo una mattinata di corse a perdifiato dal Lungofiume alla prima zona industriale (venne recuperato alla Cefla) con tanto di auto danneggiate ed enormi rischi per la viabilità. Un episodio, quello, raccontato qualche anno dopo anche da Vinicio Capossela in una sua canzone.

Il via libera al ritorno dei circhi con animali a Imola era arrivato invece a luglio 2019, quando l’allora Giunta guidata dall’ex sindaca Manuela Sangiorgi aveva modificato il regolamento comunale, che vietava appunto gli show con leoni, giraffe e simili, per "riallineare il regolamento alla legislazione attualmente vigente così da prevenire impugnazioni che, alla luce dell’attuale giurisprudenza, sarebbero accolte". E questo, recitava la delibera attraverso la quale si andò modificare il regolamento municipale, "anche al fine di non esporre il Comune ad eventuali richieste di risarcimento danni e a condanna alle spese di lite".

Allo spettacolo del Circo Maya Orfei Madagascar, di scena in questi giorni sul Lungofiume, assieme ad acrobati ed equilibristi partecipano un centinaio di animali tra cui tigri, leoni, zebre, cavalli, giraffa, elefante, ippopotamo, lama, cammelli e tanti altri.