Imola, caos servizi educativi. Lettera aperta degli insegnanti

Aumentano gli operatori che rifiutano il passaggio al nuovo gestore

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Imola, 15 settembre 2022 - Cresce, alla vigilia del ritorno in classe, la preoccupazione di educatori, famiglie e docenti per la nuova gestione dei servizi di inclusione scolastica. L’altra sera, nella sede della Uil, si è tenuta un’ assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici delle cooperative locali Solco e Seacoop, interessati dal cambio di appalto che riguarda vari comuni del circondario.

Sono arrivati in una cinquantina, tra presenti e collegati online, sui 155 totali interessati solo a Imola dal nuovo assetto affidato di qui in avanti a Consorzio Blu, realtà faentina con sede operativa a Bologna.

"L’assemblea aveva lo scopo di chiarire le motivazioni per cui non abbiamo ritenuto opportuno sottoscrivere con il nuovo gestore il verbale di accordo articolo 37 siglato da altre organizzazioni sindacali – spiegano Paola Saja e Giuseppe Rago della Uil –, analogamente a quanto avvenuto anche a Castel San Pietro e Medicina". Alla fine dell’assemblea, il resoconto è chiaro: "Ci sono stati confermati dubbi e preoccupazioni derivanti da quell’accordo e che si sono puntualmente presentati ai lavoratori al momento della richiesta di passaggio al nuovo gestore – affermano dalla Uil –, ovvero la non tutela degli inquadramenti precedentemente maturati nelle cooperative di provenienza e che si ripercuotono economicamente sulle retribuzioni dei lavoratori".

Nel corso dell’assemblea, inoltre, Saja e Rago riferiscono di aver appreso che il numero degli operatori non passati al nuovo gestore "sta aumentando in maniera considerevole". E questo, proseguono dalla Uil, "significherà certamente un disagio per i bambini che si troveranno quindi a intraprendere un nuovo rapporto relazionale". Per quanto riguarda invece quanti sono rimasti in carico alle cooperative uscenti, "le stesse al momento sono riuscite a garantire la prosecuzione dei rapporti di lavoro riallocandoli in altri contesti", aggiungono Saja e Rago, che annunciano l’intenzione di chiedere a breve un "incontro informativo" con Solco e Seacoop alla luce della perdita dell’appalto.

"La preoccupazione maggiore che abbiamo – concludono dalla Uil – è legata alle ripercussioni e all’impatto che la perdita dell’appalto potrà avere economicamente e sugli organici, oltre all’incidenza sugli appalti in essere, prevalentemente in ambito sociale, che ci preoccupa possa mettere in seria difficoltà il welfare territoriale". Nel frattempo ieri, a poche ore dal suono della prima campanella del nuovo anno scolastico, i docenti dell’ istituto comprensivo 7 hanno inviato alle redazioni dei giornali locali una lettera aperta per esprimere "solidarietà e gratitudine" agli educatori di Solco per il "lavoro svolto egregiamente in questi anni" e per lo "spirito di collaborazione che ha sempre contraddistinto il nostro operare insieme". Il senso della missiva è eloquente: "Si torna a scuola, ci saranno i nostri ragazzi ma senza molti degli educatori che da tempo li seguivano, li conoscevano e li sostenevano. Dopo diversi anni, forse più di 30, molti di loro, che hanno lavorato nelle nostre scuole, non sarann o più in servizio con noi, per questioni di gare d’appalto che avrebbero dovuto, prioritariamente, tutelare pedagogia e didattica. È stato un duro colpo, quasi uno choc".

E ancora: "Avevamo costruito tanto con i nostri educatori attivando laboratori, progetti per mettere al centro della nostra didattica, della nostra attenzione quegli alunni speciali o con bisogni speciali tra difficoltà quotidiane. E i nostri alunni, cosa sentiranno quando entreranno a scuola? Quelli poi coinvolti in una passaggio di scuola, dove li attende un contesto ambientale e relazionale non noto?".