"La bolletta del PalaRuggi è insostenibile"

Grido d’allarme di Muscari, direttore di Geims: "Costi triplicati, il Comune ci venga incontro. Abbiamo già rateizzato tre mesi di fatture"

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Delle bollette delle piscine si è parlato a lungo, e a lungo si parlerà, perché si tratta di impianti veramente energivori che fanno scattare conti altissimi. Delle bollette delle palestre poco si è parlato, ma i conti sono terribili anche in questo caso. In città il PalaRuggi è strettamente connesso alla piscina comunale, e questo comporta l’emissione di un’unica, salatissima bolletta, per palasport e piscina. Stiamo parlando di luce e gas insieme, ovvero di quelle due voci che non fanno dormire sonni tranquilli a nessuno, ai piani alti della politica e a quelli bassi delle persone normali.

"Al PalaRuggi io accolgo le scolaresche, le giovanili delle varie società sportive, il basket di serie B – dice Lorenzo Muscari, presidente di Geims, che gestisce il complesso del Ruggi – Alle 5.30 si va lì ad accendere le luci, e poi ci si torna alle 23, per spegnerle".

Quindi come va ? "Male grazie – risponde sorridendo a denti stretti Muscari – Abbiamo un unico conto, tra palasport e piscina, un conto che è un disastro ora". Quanto per il palasport? "Impossibile scorporarlo – dice Muscari – In un anno siamo passati da una bolletta energetica di 300mila euro ad una di 900mila euro. Gli incassi sono in chiaro e sono quelli: noi fatturiamo un milione e 200mila euro, ed eravamo in equilibrio con la bolletta da 300mila euro". Con un conto triplicato diventa quasi impossibile tenere aperto. "Abbiamo le donne delle pulizie, il commercialista, i prodotti chimici per l’acqua – elenca Muscari – Tutta gente che va pagata. Con quella cifra triplicata, ci sosteniamo?". Risposta difficile. Le opzioni sono due: o il Comune va incontro alle esigenze di Geims, oppure il rischio è veramente la chiusura. A meno che dal Governo non arrivi qualche aiuto, ma è arduo ipotizzarlo, se pensiamo che proprio in questi giorni è in atto il cambio di Governo, e che tutte le attività amministrative sono ovviamente rallentate.

"Tra PalaRuggi e piscina accogliamo 35 società sportive. Le tariffe sono decise dal Comune, e già pochi anni fa abbiamo attuato un piano di risparmi che rende impossibile limare di nuovo le spese – spiega Muscari – Abbiamo rateizzato le bollette di febbraio, marzo e aprile, e le pagheremo fino a gennaio 2023. Sembra chiaro che da soli non ce la possiamo fare. Il dialogo con il Comune c’è, ed è costante". D’altra parte, il Comune è l’unica controparte di Geims che possa intervenire concretamente (a meno che la società non pensi di ricorrere a un prestito bancario che funga da ponte, ma si tratta solo di ipotesi). Però, ad offuscare ancora di più l’orizzonte c’è il fatto che anche il Comune è alle prese con bollette stratosferiche, tanto che l’amministrazione ha dovuto deliberare una variazione di bilancio, stanziando altri tre milioni per fare fronte ai costi energetici. Quindi c’è poco da ballare: "Stiamo provando a capire come gestire la situazione. Il consiglio si riunirà il 6 ottobre", dice Muscari.

I corsi in piscina stanno per partire, e pure quelli che occupano il PalaRuggi (compresi gli allenamenti di Andrea Costa e Virtus). L’acqua della piscina dovrebbe stare tra i 26° e i 28-28,5°. L’aria esterna sui medesimi livelli. Si abbasseranno un pochino i termostati e si terrà più freddo nei palazzetti per limitare i consumi? Risposta difficile, anche se è certo che tutti i gestori degli impianti ci stanno pensando. Quello che c’è di sicuro è che una soluzione va trovata. Ci stanno pensando in tanti. E si spera di trovarla in fretta.

Maurizio Marabini