La Cgil: "Va preparato il welfare del futuro"

La segretaria Collina: "I bisogni sono tanti e la situazione lavorativa delle persone è peggiorata"

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"I bisogni sono tanti, si deve lavorare insieme per progettare il welfare del futuro".

A parlare è la segretaria della Cgil imolese, Mirella Collina, durante la presentazione dell’incontro (il primo di un ciclo di tre appuntamenti) organizzato dall’Auser in collaborazione con il sindacato. Un appuntamento, quello fissato per giovedì 26 maggio alle 17 nella Sala delle Stagioni (via Emilia, 25), dedicato appunto alle politiche sociali da mettere in campo sul territorio per affrontare le sfide del post-pandemia.

"L’Auser è una costola della Cgil e dello Spi – ricorda la Collina –. Una realtà attiva da un po’ e che dà buoni frutti. Le organizzazioni di volontariato sono oggi le nostre antenne sul territorio, attraverso le quali raccogliamo i bisogni da portare poi al tavolo della trattativa".

Crisi e pandemia hanno però cambiato drammaticamente gli scenari: "La situazione economica e lavorativa delle persone è peggiorata – osserva la numero uno della Cgil territoriale –. Il potere di acquisto è notevolmente più basso, con l’inflazione che cresce. E poi c’è un grande isolamento che richiede sostegno psicologico per gli anziani, ma anche per i giovani".

Insomma, c’è bisogno di lavorare per dotarsi di nuovi strumenti. In questa ottica, la Collina cita un "esempio strutturale" nato da poco in città: "Con il Comune abbiamo ideato un progetto in sede di contrattazione del bilancio di previsione 2022 che si chiama ‘Costruire comunità’ - ricorda la segretaria della Cgil -. Ha un risvolto innovativo: non sono più le persone che vanno dai servizi sociali, ma il contrario. Un aspetto sperimentale che spero abbia quanto prima una valenza circondariale. Oggi è lo psicologo che va nei centri sociali. Un intreccio – conclude la Collina – nato proprio dall’esigenza di trasformare il sistema del welfare locale e proiettarlo nel futuro".