La didattica in presenza è insostituibile

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Fabrizio

Castellari*

Per oltre mille studenti e studentesse di Imola e del circondario iniziano mercoledì le prove di Maturità. Tre anni dopo si torna all’esame finale secondo modalità più o meno in linea con quanto accadeva pre Covid, fino al 2019.

L’emergenza sanitaria ha certamente segnato in profondità anche la Scuola, costretta ad assenze forzate per mesi e settimane. In quei passaggi tutti hanno compreso il valore insostituibile della didattica in presenza, del rapporto diretto tra alunni e docenti, il valore aggiunto del confrontarsi di persona, che è molto di più del dialogo attraverso uno schermo. È successo quello che accade per ogni cosa che si ritiene assodata e che improvvisamente viene meno. La didattica a distanza (Dad) e quella integrata sono arrivate per necessità, hanno svolto la loro funzione, ma le lezioni in classe restano il presente e il futuro della Scuola e della sua qualità. Occorre astenersi da illusioni e scorciatoie.

Sono stati 3 anni complicati, ma la Scuola, anche quella imolese - intesa come comunità scolastica, ovvero comunità di persone, fatta di insegnanti, studenti, famiglie - ha saputo tenersi per mano, ha vinto una sfida non facile, anche se certamente ha pagato un prezzo sull’altare della pandemia. Un prezzo che ha riguardato in primis chi era più fragile ed ora lo è a maggior ragione. Perciò c’è da aspettarsi che alcuni studenti si avvicinino alle prove con qualche preoccupazione in più rispetto al passato e certamente le commissioni dovranno e sapranno tenerne conto, sapranno incoraggiarli. Perché se la Maturità è il coronamento di 5 anni di studi, la Scuola è chiamata, mai come ora, a recuperare il suo primo obiettivo: quello di continuare a far amare ai giovani il sapere e la conoscenza. È un traguardo collettivo, culturale e sociale, che viene prima del voto finale, un obiettivo irrinunciabile che costruisce e qualifica la società di domani.

A tutti gli studenti e studentesse che da mercoledì prossimo affronteranno le prove va il mio pensiero e il mio augurio più sincero.

*vicesindaco e assessore

alla Scuola di Imola