L’omaggio ai sedici martiri di Pozzo Becca

Liberazione, cerimonia in via Vittorio Veneto. Diverse iniziative previste domani, 77° anniversario dell’ingresso degli Alleati in città

Migration

Grande commozione ieri mattina alla cerimonia a ricordo dei sedici martiri di Pozzo Becca (via Vittorio Veneto). Il 12 aprile 1945, due giorni prima della Liberazione di Imola, la Brigata nera e un reparto delle SS prelevarono numerosi prigionieri dalle carceri della Rocca e ne uccisero sedici dopo averli a lungo torturati. I cadaveri furono gettati nel pozzo dello stabilimento ortofrutticolo Becca, in via Vittorio Veneto. Ad aprire la cerimonia, la re-inaugurazione del monumento, a cura degli allievi della Fondazione Accademia Internazionale ‘Incontri col Maestro’, nell’ambito del progetto ‘Quando un posto diventa un luogo’, a cura di Cidra e Anpi, con cui l’artista Annalisa Cattani in collaborazione con i musei di San Domenico, le scuole e il Comune riattiva i luoghi della memoria. Lorenzo Gasparo, chitarra, e Paolo Pasciucco, flauto traverso si sono esibiti eseguendo il tema di Erik Satie ‘Vexations’, in questo caso ripetuto 16 volte, quante sono le vittime di Pozzo Becca, accompagnato dal gesto di posare 16 pietre all’interno di una tinozza d’acqua. Sono poi intervenuti il presidente dell’Anpi Imola, Gabrio Salieri, e l’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi. Presenti anche Matteo Montanari, sindaco di Medicina, e Giuliano Giordani, assessore ai Lavori pubblici di Castel San Pietro.

"Siamo qui per avere la memoria di quello che è stata la guerra, la Resistenza, la lotta di Liberazione", ha affermato Salieri. E guardando all’attualità della guerra in Ucrain ha aggiunto: "È impensabile mettere mano alle armi per risolvere i problemi. L’Onu e la Ue devono intervenire per far cessare la guerra. Noi dobbiamo adoperarci per la pace, la guerra non può essere un’opzione che viene messa in campo".

Da parte sua, Giacomo Gambi, assessore alla Cultura del Comune, ha ricordato quanto "il martirio di Pozzo Becca sia un dolore presente per sempre nell’immaginario della gente. Il nostro compito è continuare a fare memoria, cioè costruire una memoria collettiva di quei fatti perché non avvengano mai più". Dopo gli interventi è stata deposta una corona di alloro alla lapide a ricordo dei 16 martiri di Pozzo Becca.

Domani, nel giorno della ricorrenza della Liberazione di Imola, ampio programma di commemorazioni tra cui alle 10 la deposizione di una corona al monumento II Corpo d’Armata polacco Giardino Generale Anders (area verde via Coraglia) e alle 16 la consegna degli attestati ad honorem ai familiari dei partigiani caduti al teatro dell’Osservanza.